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Quella di Abraham non è stata la partenza che tutti si aspettavano. L’attaccante inglese, che l’anno scorso ha fatto esultare i tifosi della Roma con 27 gol stagionali, dopo cinque giornate ha trovato solo una rete in Serie A. Pilastro nella formazione titolare, Mourinho contro il Ludogorets potrebbe riservarlo e inserire Belotti dal primo minuto.
Le difficoltà dell’inglese
Non è solo un problema di gol, ci sta che ci siano dietro delle questioni tattiche e fisiche, o di semplice umore, si legge su Il Messaggero. Discutere Tammy Abraham è follia, forse però si deve cercare di capire il perché di certe prestazioni non alla sua altezza. Rispetto allo scorso anno, sono cambiate alcune cose da un punto di vista tattico: da uomo di riferimento in tutto e per tutto è passato a vivere a stretto contatto con altri attaccanti del suo livello, su tutti Dybala.
La Roma gioca in maniera diversa, lo scorso anno aveva una condizione fisica migliore e reggeva il confronto con tutti, ora stenta e ha bisogno di cercare il dialogo con i suoi compagni di reparto. La Roma fatica a creare situazioni pericolose in area avversaria e lui soffre.
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Mourinho ora può contare anche su Belotti che, nel tempo, servirà anche a dare fiato all’inglese. Il problema che appare evidente, dunque, è fisico: Tammy non è (ancora) brillante e non riesce a fare la differenza. Di gol, nelle cinque partite fin qui disputate, ne ha realizzato uno, a Torino contro la Juve. Lo scorso anno, nelle prime cinque partite di campionato era a quota due (Salernitana e Udinese) e aveva fatto in tempo a timbrare il cartellino in Conference, nella sfida contro il Cska.
Come analizza La Gazzetta dello Sport, quello che preoccupa sono, ad esempio, le 48 palle perse (89,6 a partita, due in più della media del suo ruolo) il che vuol dire che l’inglese fatica anche a far risalire la squadra quando c’è bisogno di respirare o di difendere palloni per andare dentro in verticale.