Claudio Ranieri e José Mourinho . Dopo gli anni in Premier , poi in Serie A quando era sulla panchina giallorossa con il portoghese all’ Inter , la saga delle sfide tra Ranieri e Mourinho scoprirà un nuovo capitolo domenica, nella gara tra …
Claudio Ranieri e José Mourinho . Dopo gli anni in Premier , poi in Serie A quando era sulla panchina giallorossa con il portoghese all' Inter , la saga delle sfide tra Ranieri e Mourinho scoprirà un nuovo capitolo domenica, nella gara tra Cagliari e Roma . L'allenatore dei sardi ha rilasciato un'intervista in cui ha raccontato i suoi pensieri e le sue emozioni in vista del match:
Dopodomani ritrovi Mourinho che ti diede del settantenne quando di anni ne avevi una dozzina di meno
"Lui è un grande. Tanto di cappello"
Tutto qui?
"Certo"
Mi lasci a bocca asciutta
"No, guarda, è un allenatore ottimo e finisce qui, signor Zazzaroni"
Ti stai nascondendo
"No, no, no. No perché non mi va di parlarne bene e nemmeno di dire, ah sì, mi diede del settantenne. Son cose nostre, cose che abbiamo messo a posto, superato abbondantemente, lui mi ha conosciuto meglio"
In seguito ti fece anche un sacco di complimenti
"Quando mi esonerarono si presentò in sala stampa indossando una tuta con la scritta CR, che gli devo dire? Solo grazie, è un grande amico, un grande allenatore, soltanto un grande uomo fa cose del genere. Grazie"
Qual è stata la tua Roma migliore?
"Quella che presi a zero da Spalletti , facemmo più punti dell' Inter del Triplete, però vinsero loro per due. Quella, la mia Roma più bella"
A un passo dal miracolo
"Sarebbe stato bellissimo, un tifoso della Roma che vince lo scudetto con la Roma"
Ma sei ancora tifoso della Roma?
"Beh, il bambino che è dentro di me lo è sempre. Non l'ho mai nascosto e mai lo nasconderò. Poi sono un professionista e faccio il lavoro per la squadra che alleno, devo ammettere che sono ugualmente tifoso del Cagliari. Il Cagliari è la squadra del cuore dell'io allenatore. Guarda, come allenatore voglio bene a tutte le squadre nelle quali ho lavorato, le seguo sempre con affetto e controllo il risultato di questa, di quell'altra. In questo periodo sono contento per il Catanzaro, per il Catania, dove ho giocato. E quando giocano in Europa, sono totalmente italiano e faccio sempre il tifo per le nostre"