AS ROMA NEWS – “Non era il giorno per fare una partita meravigliosa, era impossibile, non c’era freschezza né fisica, né mentale”. Josè Mourinho sintetizza così il 2 a 0 che permette alla Roma di battere il Frosinone e scacciare via, almeno per il momento, la crisi in cui era caduta dopo la batosta di Marassi.
Di bello della vittoria di ieri c’è il risultato, oltre al fatto che la squadra abbia finalmente portato a casa un clean sheet. Ma chi si aspettava di vedere un’altra Roma, bella, spigliata, arrembante, sarà rimasto deluso. Mou capisce il momento di difficoltà, sia fisica che psicologica dei suoi ragazzi, e chiede loro di giocare con intelligenza.
La squadra parte forte, poi pian piano spegne i suoi ardori, spaventata dalle occasioni create dai ciociari con Cuni, che sfonda con facilità dalle parti di Ndicka, apparso ancora in evidente affanno quando viene attaccato alle spalle. E allora la Roma fa quello che deve fare per uscire dalla crisi: cercare di non concedere nulla all’avversario e aspettare l’occasione giusta per colpirlo con i suoi uomini migliori.
E così succede: Mancini innesca Dybala al limite, l’argentino inventa un assist geniale per smarcare Lukaku in area, il belga controlla, salta un avversario e col suo sinistro micidiale non dà scampo a Turati. Nella ripresa la squadra gioca con grande attenzione e riesce a imbrigliare gli ospiti, ben organizzati ma privi di calciatori in grado di imprimere una svolta al match.
La Roma regge senza affanni i tentativi dei ciociari e poi colpisce con l’altra specialità della casa: il calcio piazzato. Punizione dalla sinistra, Dybala disegna una parabola perfetta sul secondo palo per Pellegrini che col piatto destro al volo chiude i giochi. L’Olimpico, che ha sempre sostenuto la squadra, può finalmente liberarsi dalle sue paure e godersi la tanto agognata vittoria.
Attenzione però a considerare passata la crisi: la classifica resta deficitaria, le prime posizioni ancora a distanza siderale. I tre punti di ieri sono un pannicello caldo che serve solo a lenire le ferite aperte dei giorni scorsi. La Roma resta una squadra che si aggrappa troppo alle giocate dei suoi due campioni, e che evidenzia i soliti limiti di gioco e condizione fisica, a cominciare dall’assenza di propulsione sulle fasce. Un piccolo passo è stato fatto, ma la strada verso la vetta resta lunga e tortuosa.
Giallorossi.net – Andrea Fiorini
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