La faccia di José Mourinho , ieri, sembrava un campo di battaglia di sensazioni. Alla soddisfazione di veder volgere al termine una tournée giapponese poco desiderata, si agganciava quella di notare come la Roma , ancora una volta, fosse presa di fan…
La faccia di José Mourinho , ieri, sembrava un campo di battaglia di sensazioni. Alla soddisfazione di veder volgere al termine una tournée giapponese poco desiderata, si agganciava quella di notare come la Roma , ancora una volta, fosse presa di fantasmi e superficialità assortite. Se a questo si aggiunge l'infortunio muscolare di Tahirovic si capisce come il bicchiere appaia mezzo vuoto. Una cosa è certa: questa squadra deve ritrovare l'attacco. Al netto della malinconica prova dello sfortunato Svilar , fra i più negativi in vetrina è andato Tammy Abraham . Se è vero che gli attaccanti vivono di emozioni e di certezze friabili, la doppia amichevole giapponese è stata un'altra tappa del suo calvario autunnale.
Nel piattume del primo tempo, logico che l'ingresso nella ripresa di Zaniolo , Volpato e Shomurodov abbia rappresentato una scossa nell'encefalogramma piatto della squadra. Certo, sia l'azzurro che l'uzbeko hanno sbagliato occasioni, ma hanno riempito quel vuoto che Abraham , involontariamente, aveva creato. Il fatto che la Roma abbia solo il 10° attacco del campionato non è solo frutto del caso. Se si eccettua Dybala , che ha siglato già 5 reti, tutti gli altri sono sotto il minimo sindacale delle speranze, visto che l'inglese è fermo a 3 gol, Zaniolo ed El Shaarawy 1, infine Belotti e Shomurodov a zero. A questo punto, se Mou e la Roma non riuscissero a ricaricare Tammy, a fine stagione un addio potrebbe essere possibile. Anche se pare difficile che il Chelsea , che ha una clausola di riacquisto da 80 milioni, li voglia spendere, ma il centravanti in Premier continua ad avere mercato.
(Gasport)