IL TEMPO (M. CIRULLI) - Edoardo Bove vuole tornare a giocare a calcio. Il centrocampista ha rilasciato un'intervista a «Vanity Fair», ricordando quanto accaduto a dicembre, quando si accasciò al suolo durante Fiorentina-Inter. « Mi manca tantissimo giocare, non solo in Serie A, ma anche con gli amici. È stato come perdere il mio amore più grande, posso spiegarlo solo così ». Il giocatore della Fiorentina non demorde e conta i giorni che lo separano dal ritorno in campo: « Il mio obiettivo è tornare a giocare a giugno. Ho qualche visita da fare, i medici devono incrociare tutti i dati. Se decideranno di mantenere il defibrillatore sottocutaneo, in Italia non potrò giocare, ma all'estero sì, praticamente ovunque. Mi è sempre piaciuta Londra, e poi il campionato inglese è molto competitivo ».
Un'alternativa sarebbe la rimozione del defibrillatore: « I medici mi stanno dicendo che c'è questa possibilità. Io ci voglio riprovare. Vedrò anche come mi sentirò: se avrò paura o non sarò tranquillo, allora cambierà tutto ». Bove ha voluto poi ringraziare tutti coloro che gli hanno inviato dei messaggi di sostegno, in particolare De Rossi : « Mi sarei arrabbiato se non l'avesse fatto. Totti, invece, non mi ha scritto ».
IL TEMPO (M. CIRULLI) – Edoardo Bove vuole tornare a giocare a calcio. Il centrocampista ha rilasciato un’intervista a «Vanity Fair», ricordando quanto accaduto a dicembre, quando si accasciò al suolo durante Fiorentina-Inter. « Mi manca tantissimo g…
IL TEMPO (M. CIRULLI) - Edoardo Bove vuole tornare a giocare a calcio. Il centrocampista ha rilasciato un'intervista a «Vanity Fair», ricordando quanto accaduto a dicembre, quando si accasciò al suolo durante Fiorentina-Inter. « Mi manca tantissimo giocare, non solo in Serie A, ma anche con gli amici. È stato come perdere il mio amore più grande, posso spiegarlo solo così ». Il giocatore della Fiorentina non demorde e conta i giorni che lo separano dal ritorno in campo: « Il mio obiettivo è tornare a giocare a giugno. Ho qualche visita da fare, i medici devono incrociare tutti i dati. Se decideranno di mantenere il defibrillatore sottocutaneo, in Italia non potrò giocare, ma all'estero sì, praticamente ovunque. Mi è sempre piaciuta Londra, e poi il campionato inglese è molto competitivo ».
Un'alternativa sarebbe la rimozione del defibrillatore: « I medici mi stanno dicendo che c'è questa possibilità. Io ci voglio riprovare. Vedrò anche come mi sentirò: se avrò paura o non sarò tranquillo, allora cambierà tutto ». Bove ha voluto poi ringraziare tutti coloro che gli hanno inviato dei messaggi di sostegno, in particolare De Rossi : « Mi sarei arrabbiato se non l'avesse fatto. Totti, invece, non mi ha scritto ».



