Gian Piero Gasperini lo aveva detto fin dal primo giorno: servivano rinforzi, soprattutto in attacco. Era lì che la Roma doveva concentrare gli sforzi per fare il salto di qualità e provare ad accorciare la distanza dalle prime della classe. Invece, il mercato si è chiuso senza l’arrivo dell’esterno offensivo tanto invocato, lasciando il tecnico con El Shaarawy titolare e una serie di frustrazioni accumulate.
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, la sensazione che serpeggia dentro Trigoria è che l’allenatore giallorosso stia vivendo con crescente insofferenza questa situazione. Non solo per i mancati colpi di mercato – dalla caccia all’esterno sinistro, trasformata in un susseguirsi di fallimenti, fino agli incastri saltati tra Baldanzi e Pessina – ma anche per la percezione di una mancanza di linea chiara da parte della società.
Il simbolo del “fallimento complessivo“ è diventato l’arrivo di Leon Bailey: ingaggiato per colmare la lacuna a sinistra, si è infortunato al primo allenamento. Da lì, un effetto domino: Baldanzi, già promesso al Verona, è rimasto a Roma per tappare i buchi, bloccando però l’arrivo di Pessina, che sarebbe stato utile a centrocampo. Un puzzle irrisolto, che ha lasciato la rosa incompleta e Gasperini con più dubbi che certezze.
Finora il tecnico ha mantenuto toni misurati, ma – scrive il Corriere della Sera – il suo malumore “potrebbe esplodere”. Non solo per le mancate operazioni, ma per la sensazione che dentro Trigoria “manchi una linea chiara“. Un campanello d’allarme che non può essere ignorato: perché un Gasperini insoddisfatto rischia di diventare il problema più grande di questa Roma.
Fonte: Corriere della Sera
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