AS ROMA NEWS – La legge di Murphy si abbatte sulla Roma al San Mamès, in una partita già sufficientemente complicata senza il bisogno che ci si mettesse la malasorte, la severità di Turpin e l’errore di un campione consumato come Hummels a distruggere i sogni di gloria dei giallorossi. L’Athletic ne approfitta ed effettua la rimonta, vincendo 3 a 1 e strappando il pass per i quarti, dove ad attenderli ci saranno i Rangers di Glasgow.
Difficilissimo commentare la prova dei ragazzi di Ranieri: la partita è stata condizionata, ma si può anche dire decisa, dall’episodio che arriva dopo una decina di minuti. Hummels fa quello che forse non ha mai fatto in carriera: sbaglia un passaggio elementare, lanciando a campo aperto Sannadi. Il tedesco, che non ha la velocità tre le sue doti migliori, tenta un recupero disperato in scivolata, colpendo però le gambe dell’avversario. Turpin sottovaluta la distanza dell’attaccante basco dall’area giallorossa, considerandolo comunque come fallo da ultimo uomo a interrompere una chiara occasione da gol. Decisione severissima e poco elastica del fischietto francese, perchè arriva a inizio partita. Resta il doppio errore di Hummels, che avrebbe fatto meglio a lasciar andare via Sannadi, attaccante che ha dimostrato di avere scarsa confidenza con la rete. L’inferiorità numerica dopo appena 12 minuti è una sorta di condanna anticipata per la Roma.
I giallorossi hanno provato a reggere, giocando anche un buon primo tempo e riuscendo a tenere testa ai baschi nonostante le difficoltà, ma la serata è sembrata maledetta: all’ultimo secondo di recupero Nico Williams trova la rete dopo che Ndicka spizza male di testa il rinvio e Angelino devia la conclusione dell’attaccante spagnolo, rendendo impossibile per Svilar opporsi a quel tiro. Riuscire ad andare sullo zero a zero all’intervallo avrebbe forse creato più ansia e messo maggiore pressione ai baschi, quel gol nel recupero invece dà l’entusiasmo e la convinzione giusta all’Athletic. Per la Roma invece è forse la mazzata decisiva.
Nella ripresa il tema tattico del match non cambia: il Bilbao spinge alla ricerca del gol qualificazione, la Roma non può far altro che difendersi sperando nell’episodio in grado di ribaltare l’inerzia della partita. La rete di Yuri Berchiche su palla inattiva taglia le gambe ai giallorossi, che incassano anche il terzo gol di un ispirato Nico Williams. Il rigore di Paredes nel recupero riaccende solo per qualche secondo le speranze di una clamorosa rimonta, ma è troppo tardi.
La Roma saluta l’Europa League dopo una serata stortissima. Alla squadra si può rimproverare poco visto l’impegno messo in campo davanti alle tante difficoltà. Qualche perplessità in più su alcuni cambi di Ranieri, che a sorpresa decide di tenere fuori dalla formazione titolare ma anche dalle rotazioni a gara in corso di Manu Konè. Una scelta strana che lascia il sospetto che ci sia dell’altro oltre alle semplici motivazioni tecniche. Oltre a Hummels, deludente Artem Dovbyk, che dopo aver vinto il ballottaggio con Shomurodov è sceso in campo con quella mollezza e quella poca incisività che lo hanno messo spesso al centro delle critiche di tifosi e addetti ai lavori. Ora la Roma deve dimenticare in fretta questa batosta e concentrarsi sul campionato: la rincorsa all’Europa è l’obiettivo di questo finale di stagione. Ogni partita dovrà essere affrontata come una finale. A cominciare da Roma-Cagliari di domenica, una sfida che per mille motivi si preannuncia particolarmente dura.
Giallorossi.net – Andrea Fiorini
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