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DE ROSSI: “Bella Roma, ma c’è tanto da migliorare. Angelino ha un piede magico. Dai Friedkin un sostegno incredibile”

DE ROSSI: “Bella Roma, ma c’è tanto da migliorare. Angelino ha un piede magico. Dai Friedkin un sostegno incredibile”

AS ROMA NEWS – Mister Daniele De Rossi si presenta davanti ai microfoni dei giornalisti per commentare la prestazione dei suoi calciatori al termine di Roma-Cagliari. Di seguito tutte le dichiarazioni del tecnico giallorosso sulla gara di campionato giocata questa sera all’Olimpico contro i sardi. DANIELE DE ROSSI A DAZN Che aspetto le è piaciuto […]

L’articolo DE ROSSI: “Bella Roma, ma c’è tanto da migliorare. Angelino ha un piede magico. Dai Friedkin un sostegno incredibile” proviene da Giallorossi.net, notizie esclusive, news e calciomercato.

AS ROMA NEWS – Mister Daniele De Rossi si presenta davanti ai microfoni dei giornalisti per commentare la prestazione dei suoi calciatori al termine di Roma-Cagliari.

Di seguito tutte le dichiarazioni del tecnico giallorosso sulla gara di campionato giocata questa sera all’Olimpico contro i sardi.

DANIELE DE ROSSI A DAZN

Che aspetto le è piaciuto di più stasera?
“Mi è piaciuta la partita, ho visto delle cose che avevamo provato in questa settimana. Quando la sblocchi subito sembra più facile, ma anche l’altra volta abbiamo sofferto nonostante il vantaggio”.

E’ la miglior partita di Dybala, non ha mai dato punti di riferimento. E poi anche Pellegrini e Cristante…
“Riempire l’area è un concetto molto importante, quando gioca Angelino che ha un piede magico, poi Cristante si sa inserire, ma tutto mi è piaciuto, anche la difesa è stata attenta. Sono soddisfatto, ma ci sono tante cose da migliorare”.

Quanto stai lavorando sulle palle inattive?
“Abbiamo lavorato un po’ di più, tante partite vengono decise dai calci piazzati, è troppo importante”.

Cosa hai chiesto a Cristante? 
“Gli chiedo di abbassarsi per fare una sorta di terzino per impostare a 4 e far salire Karsdorp, facendo così venire Dybala tra le linee. Cristante è intelligente, sa come gestire i momenti della gara. Nel secondo tempo gli abbiamo chiesto di abbassarsi in preventiva. È troppo intelligente, basta uno sguardo per capire”.

Cosa vuoi da Dybala durante la fase difensiva?
“Cambia in base all’avversario, ma gli chiedo sacrificio. Poi bisogna vedere quanto sacrificio chiedere, nella prima partita gliene abbiamo chiesto troppo e lo abbiamo un po’ affaticato. Dobbiamo cercare di farlo tornare indietro ma sempre in zona centrale”.

L’Inter arriva nel momento giusto?
“Prima o poi arrivano queste partite. È giusto festeggiare le vittorie, ma abbiamo fatto poco più di niente. L’Inter è la squadra più forte del campionato e forse solo il Bologna gioca come lei. Dobbiamo essere la nostra miglior versione per poter vincere la partita”.

Pinto ti ha sostenuto sin dal tuo arrivo. Anche il feeling con la famiglia è esploso subito?
“Pinto è stato fantastico con me. Continuo a sentire un sostegno incredibile, nel pomeriggio ho parlato con Dan Friedkin. Non è scontato che un allenatore giovane senta questo sostegno costante dalla proprietà. Sono anche a strettissimo contatto con Souloukou. Mi sento comodo e mi stanno aiutando tutti. Quello di buono che ho fatto è merito anche loro, che mi hanno dato fiducia e sostegno sin dal primo giorno”.

DANIELE DE ROSSI A SKY SPORT

Aveva chiesto più verticalità e ritmo. Mi sembra che la risposta del campo sia eloquente in questo senso.
“Sono stati bravi da subito a gestire la palla ma anche a capire quando dovevamo andare a fare male, a occupare gli spazi in profondità. Sono stati bravissimi, hanno lavorato tanto, c’è ancora tantissimo da lavorare però per me è proprio una bella partita”.

Gli allenatori a fine partita ci dicono sempre questa bugia che non guardano la classifica. Lei vuole celebrare questo passaggio dal nono al quinto posto. Gli diamo un’occhiata?
“Do un’occhiata ai punti che abbiamo fatto, alle cose belle che vedo in campo spesso e volentieri che fanno i miei ragazzi. La classifica adesso non è inutile da guardare ma è tanto presto, avremo tante altre partite, abbiamo affrontato tre squadre che sono inferiori a noi e che lottano per altri obiettivi. Non è scontato batterle ma è quello che dovevamo fare, la Roma è più forte di Cagliari, Salernitana e Verona e deve vincere”.

Dybala nel post partita ha detto che De Rossi da quando è arrivato gli ha fatto capire tante cose. Me ne dici almeno una?
“Innanzitutto che da una situazione negativa ci si tira fuori tutti insieme senza scaricabarili, senza cercare facili vie d’uscita, ma solo col gruppo. Non parlava l’allenatore lì, parlava l’ex giocatore e il vecchietto del gruppo che sono stato, ho sempre vissuto momenti negativi, quasi ogni anno qui a Roma. E quando ce ne siamo tirati fuori è perché c’era un gruppo forte. L’altra cosa che cerco di fargli capire è che sono una squadra forte, sono dei giocatori proprio forti secondo me e che devono innanzitutto credere in loro stessi, tutto qui. Anche quando le cose vanno male perché ci sono momenti negativi nel calcio, io ero un giocatore forte e ho fatto annate molto buone e altre in cui le cose non giravano, annate in cui passavo da periodi molto buoni di vittorie ad altri periodi in cui i risultati erano più neri. Però non bisogna mai smettere di credere o di sapere quanto sono bravi”.

Immagino la Roma di Mourinho affrontare l’Inter, non so la Roma di De Rossi affrontare l’Inter. Ci aspettiamo una squadra diversa da quella che andò a San Siro a difendersi. Ci può già dire come ha in mente di affrontare l’Inter sabato, un bel test per lei?
“Non lego la mia risposta a come è partita la domanda perché non devo e non è giusto fare paragoni, tra l’altro la squadra di Mourinho ne ha vinte tante di partite tipo oggi. Da domani cominceremo a studiarla, abbiamo visto Inter-Juve l’altra sera ma tutte le volte che l’abbiamo vista l’occhio e l’orecchio andava a come avremmo preparato questa partita. Però il mio staff è stato molto bravo, li vedevo che intanto preparavano l’Inter ma mi tenevano fuori da questi pensieri perché la testa doveva essere soprattutto su questa, anche perché i giocatori meritano uno che pensa al 100% come loro alla partita che dovevamo giocare oggi”.

DANIELE DE ROSSI IN CONFERENZA STAMPA

Si è vista la Roma che le piace o c’è qualcosa che si può migliorare?
“Ho visto una grande partita, c’è sempre da migliorare e non dobbiamo farci distrarre da queste vittorie. Però per esempio alcune cose su cui avevamo lavorato in settimana e che erano mancate a Salerno le ho viste molto meglio, vuol dire che i ragazzi ci stanno con testa e gambe. Oggi mi sono piaciuti, anche la tenuta mentale e il fatto di non aver riaperto la partita come a Salerno ci può dare una spinta di fiducia in più”.

La difesa a 4 ha liberato mentalmente la squadra oltre che tatticamente? Abbiamo visto che si è arrabbiato sull’ammonizione di Paredes sul 4-0.
“A lui piace difendere i proprio compagni, dico sempre nello spogliatoio che ‘si ferisce uno, sanguiniamo tutti insieme’, però bisogna essere intelligenti sul 4-0. Batto sul tasto dei comportamenti, mi piace una squadra che abbia gli occhi spiritati, però prendere ammonizioni così sul 4-0 è veramente stupido. Paredes gioca nella fase centrale e fa parecchi contrasti. Magari poi prendi un altro giallo e non possiamo permetterci di perdere nessuno dei 26-27 giocatori perché tutti a loro modo saranno importantissimi, Leandro soprattutto. Su Mourinho mi stacco dalla tua domanda. Non posso rispondere se la domanda parte dal paragone: non lo so, tutti gli allenatori hanno le proprie visioni e non sarebbe corretto. Secondo me, giocare a 4 ti fa levare un centrale e portare un giocatore più offensivo in attacco, poteva essere una soluzione. La Roma può giocare benissimo a 3 e magari ci giocheremo anche in futuro, la Roma con Mourinho ha fatto ottime prestazioni giocando a tre, ma io pensavo fossimo comodi giocando a 4 guardando la rosa. Non ho una fissazione per la difesa a 4 né dico che giocando a 3 si gioca un calcio brutto, difensivo o sbagliato. Faccio l’allenatore e guardo quello che voglio portare in una squadra, a volte è meno complesso di quello che possiamo pensare. È semplicemente portare un centrocampista e un attaccante in più dentro il campo”.

Paredes sembra abbastanza importante nel tuo gioco e anche a lui piace questo stile.
“Ce ne sono pochi di centrocampisti con le sue qualità sia in Italia sia nel mondo. Con la palla tra i piedi può mettere in mostra le sue qualità migliori, ma allo stesso tempo deve migliorare il dinamismo e il fatto di stare sempre nella posizione giusta. Lui può essere fondamentale in fase difensiva, oggi è stato bravissimo nelle chiusure preventive e nelle seconde palle. Sono contentissimo di lui come di tutti gli altri. Ci tengo a sottolinearne come sono entrati i 5 cambi, è un buon segno”.

La gestione dei cambi?
“A fine primo tempo avevo chiesto se tutti stessero bene, c’era qualcuno un po’ affaticato. I cambi erano già programmati, ho parlato con Llorente e Pellegrini, che sentivano un po’ il muscolo contratto e inoltre il capitano era diffidato. Poi ho voluto mettere Zalewski perché nelle partite precedenti era entrato nel momento peggiore, oggi ho voluto dargli minuti di qualità. Poi dopo 5 minuti Angelino mi ha detto che aveva i crampi, quindi ho dovuto fare il cambio. Abbiamo aspettato un pochino per fare l’ultimo cambio, volevo far esordire Baldanzi per fargli prendere confidenza con il suo nuovo stadio. Non ho potuto farlo troppo perché altrimenti avremmo rischiato di rimanere in 10 in caso di qualche problema fisico”.

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