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Empoli-Roma, le pagelle: Dybala di velluto, Abraham, riecco il killer instinct. Pellegrini fa 200 con rimpianto

Empoli-Roma, le pagelle: Dybala di velluto, Abraham, riecco il killer instinct. Pellegrini fa 200 con rimpianto

Si suda al Castellani, letteralmente. La Roma torna a vincere, e si riporta nelle zone alte della classifica, ma che fatica. Un 2-1 all’Empoli firmato Dybala, che disegna una magia, e il tanto atteso Tammy Abraham che riporta avanti i giallorossi dopo il pari di Bandinelli. Una vittoria non scontata, perchè i toscani danno del […]

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Si suda al Castellani, letteralmente. La Roma torna a vincere, e si riporta nelle zone alte della classifica, ma che fatica. Un 2-1 all’Empoli firmato Dybala, che disegna una magia, e il tanto atteso Tammy Abraham che riporta avanti i giallorossi dopo il pari di Bandinelli. Una vittoria non scontata, perchè i toscani danno del filo da torcere alla retroguardia capitolina, ma la squadra di Mourinho tiene, con carattere, con il piglio giusto. E Tre volte ha l’occasione di chiudere il match, con Pellegrini che sbaglia un rigore e un super Vicario che chiude la porta a Bove e a Belotti.

Le pagelle

Rui Patricio 6: Deve impolverare la divisa dopo 3 minuti per un tiro di Lammers da fuori area, ma non si lascia spettinare. Poi Satriano gli causa qualche goccia di sudore freddo, senza graffiare troppo. Graffia invece Bandinelli di testa, ma lì il portoghese può solo osservare una storia che in queste gare è diventata un leitmotiv, la disattenzione difensiva. Trema due volte su Satriano e Akpa-Akpro. Poi prende le redini della situazione e transenna la porta come può.

Mancini 5,5: Gianluca prova lanci lunghi stile Tirana, ma l’esito stavolta non è quello del 25 maggio. Poi Parisi gli causa più di qualche pensiero, e visti i precedenti, i presenti qualche brivido lo avvertono. Un brivido che diventa una doccia fredda allo scadere del primo tempo, quando guarda scorrere il cross che causerà il pareggio. Nella ripresa riaggiusta le pile e torna a far funzionare il cancello automatico, che si inceppa ancora quando Satriano lo brucia nell’inserimento e sfiora il 2-1.

Smalling 6: Primi minuti di pura gestione senza patemi d’animo. Poi l’Empoli si affaccia più di qualche volta e dietro si sente qualche ‘crac’, perché questa difesa è stata invasa da un clima di incertezza nelle ultime gare. E nella ripresa sfodera un paio di interventi alla Smalling a spese di Satriano. Subisce il colpo che costa il rosso diretto ad Akpa-Akpro.

Ibañez 6,5: Deve gestire l’entusiasmo della prima convocazione verdeoro e comincia chiudendo le diagonali a Satriano. È attento, concentrato, ma non ha particolari responsabilità sul gol del pareggio di Bandinelli. Anzi, poi guida l’offensiva con uno stacco da cestista ed è Parisi a fare l’Ibañez di turno e spazzare via dalla linea di porta la zuccata che sarebbe valsa il 2-1 giallorosso. E con istinto da attaccante puro si conquista con un gran inserimento il penalty che Pellegrini spara sulla traversa.

Celik 6,5: Vince più o meno tutti i duelli uno contro uno che gli capitano a tiro. E poi si rivela un pericolo anche per Vicario, perché prende la mira e lascia partire un missile mancino, che accarezza la traversa. Ma resta inerme, come Mancini, su Bandinelli che trafigge Rui Patricio. Ne ha ancora nel serbatoio e dopo una galoppata degna di nota serve a Bove il colpo del 3-1, ma Vicario ci mette una pezza.

Matic 6: Ripropone il cambio di gioco, il marchio della casa, ma non è preciso. Poi recupera palloni provvidenziali e innesca manovre potenzialmente pericolose. Ma anche lui partecipa alla disattenzione collettiva che permette a Stojanovic il cross decisivo.

Cristante 6: Ha da farsi perdonare i ritmi lenti delle gare precedenti. Inizia mettendo i bastoni tra le ruote ai centrocampisti avversari. Aiuta Mancini ad indicare l’uscita a Parisi e poi prova il piatto della casa, il colpo di testa, su corner, ma spara alto. Per il resto dirige il traffico di centrocampo con più autorevolezza rispetto alle altre uscite.

Spinazzola 6: Fa intravedere subito lampi di Spinazzola dei tempi d’oro, ma i compagni non si fanno trovare pronti all’appuntamento. Poi cala il ritmo e si mette in modalità risparmio energetico. Sul finire del primo tempo non si capisce con Matic e lascia spazio a Stojanovic per il cross che porta al pareggio. Nella ripresa rilascia il freno a mano e spettina un po’ l’erba sulla fascia. Rapace nel rubare un pallone in area toscana, ma non trova il tocco vincente per Abraham. (Dal 96′ Viña sv: Entra a dare solidità per conservare un risultato fondamentale).

Dybala 7,5: Mou non ha torto quando dice che va tutto storto, perché l’argentino arriva come un treno per siglare il vantaggio a colpo sicuro col mancino, ma il palo si mette, di nuovo, in mezzo. Poi però ricorda a tutti il perché del bagno di folla al Colosseo quadrato e si inventa un piatto mancino da fuori area che sblocca la partita. A tratti, va detto, predica nel deserto. Finchè non trova Tammy che trasforma nel migliore dei modi un assist di velluto dell’argentino. Esteta. (Dall’80 Bove sv: La palla di Celik è da applausi e merita solo la zampata giusta, ma Edoardo trova Vicario sulla sua via, che gli soffoca l’urlo in gola. Scalpita per avere spazio.)

Pellegrini 6: Deve ritrovare l’acuto giusto, ci prova subito aprendo ad Abraham il corridoio verso la porta toscana, ma l’inglese non arriva. Poi si improvvisa difensore ed è provvidenziale la sua deviazione su un corner potenzialmente pericoloso. E poi nel momento in cui potrebbe festeggiare 200 presenze con una magia, il mantello da Magnifico si impiglia sul terreno e il tiro è troppo debole. Male quando non scarta il regalo in area della difesa toscana. Gioca con più colore delle altre gare, ma mezzo voto in meno perchè sbaglia il colpo del ko dal dischetto. (Dal 95′ Camara: entra per dare linfa nuova e conservare il vantaggio. Avrà probabilmente più spazio).

Abraham 7: Alla ricerca del killer instinct. Non sfrutta il corridoio iniziale di Pellegrini. Avrà fatto tre o quattro pieni di benzina, perché si prodiga per tutto il campo, e dà una mano anche in difesa, rientrando sugli avversari nei momenti in cui la Roma fatica ad uscire. Ha tanta voglia di tornare ad incidere. E stavolta ci riesce, di cattiveria, di grinta, con il piattone destro che vale il 2-1 (e mezzo voto in più) su una pennellata mancina di Dybala. (Dall’80 Belotti sv: Vince un contrasto e si avvia verso la porta, nel suo destro mette tutta la voglia di tornare protagonista. Vicario prende anche questa).”

Mourinho 6,5: Ripropone una delle coppie più chiacchierate della settimana, e non parliamo di gossip, ma di Cristante e Matic, la scelta non paga del tutto. Per gran parte della gara la Roma è troppo statica, prevedibile, con poche idee. Poi i suoi cambi potrebbero chiudere il match, ma Bove e Belotti non trovano il colpo del ko. Il lavoro sull’atteggiamento e sulla testa però, in generale, funziona. La Roma tiene in un momento delicato e da squadra, come piace a lui, torna a vincere dopo le battute di arresto.

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