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Empoli-Roma, MOURINHO: “Vittoria meritata e segnale di maturità. Rosa non da big, andiamo in difficoltà con gli infortuni. Ho ringraziato Zaniolo”

Empoli-Roma, MOURINHO: “Vittoria meritata e segnale di maturità. Rosa non da big, andiamo in difficoltà con gli infortuni. Ho ringraziato Zaniolo”

Dopo due sconfitte di fila tra Serie A ed Europa League, la Roma  ritrova la vittoria ad Empoli nel posticipo della sesta giornata di campionato: al Castellani termina 2-1 per i giallorossi grazie alle reti di Dybala ed Abraham . Dopo il fischio …

Dopo due sconfitte di fila tra Serie A ed Europa League, la Roma  ritrova la vittoria ad Empoli nel posticipo della sesta giornata di campionato: al Castellani termina 2-1 per i giallorossi grazie alle reti di Dybala ed Abraham . Dopo il fischio finale l'allenatore giallorosso José Mourinho è intervenuto ai microfoni dei cronisti. Le sue dichiarazioni: POSTPARTITA MOURINHO A SKY SPORT Stavamo guardando il gol di Abraham, ha iniziato lui l'azione. "Lo deve fare, si deve abbassare in fase difensiva e deve farlo in fase di costruzione quando la squadra è in difficoltà di uscita. Il problema è che qualche volta questo tipo di giocatore fatica a livello mentale ad arrivare in zona da gol. Non volevamo perdere punti, penso che questa ambizione lo ha fatto arrivare e segnare. Fare gol a Vicario è quasi un miracolo, sembrava il migliore dle mondo..." Bisogna anche vincere con sofferenza. "Potevamo vincere in un altro modo, con più tranquillità. Giovedì giochiamo di nuovo e abbiamo perso la prima partita di Europa League e dobbiamo vincere la prossima. Se segniamo il 3-1 prima, facciamo una gestione diversa della squadra, che non abbiamo potuto fare. Ma dopo una sconfitta e 3 punti persi era importante tornare a vincere. Ovviamente ci piacerebbe vincere più tranquillità nei minuti finali, ma è importante soffrire come abbiamo fatto. 7 minuti di recupero per una squadra che vince sono tanti, ma abbiamo gestito bene con spirito di sacrifico. Voglio fare i complimenti a Zanetti, ha una buona squadra contro cui è difficile giocare ma abbiamo meritato chiaramente di vincere". È diventato più difficile gestire il doppio impegno? "Loro sono più bravi, il modo di lavorare di queste squadre 'secondarie' è cambiato, lavorano come noi. Arrivi in Europa e prima trovavi una squadra scandinava ed era fatta, una dell'Est ed era facile. Oggi è facile allenare come tutti, vedi un po' di Instagram e trovi idee ed esercizi, tutti sanno quelli che fanno i migliori e le squadre più dotate economicamente. È più difficile". Rispetto alla scorsa stagione la Roma ha un punto in più, non si può dire lo stesso di Inter  e Napoli . Questo la rincuora? "A livello di punti il percorso non è un problema, affrontare l'Udinese fuori casa è sempre difficile ma ovviamente vai lì e pensi di vincere o come minimo prendere un punto. Ma il campionato è una maratona competitiva e dura. Oggi con più sfortuna avremmo perso due punti. A livello di gioco siamo una squadra già con tante difficoltà. La squadra ha iniziato bene: contro il Tottenham nel precampionato è un riferimento, anche le prime due partite, ma quando perdiamo giocatori andiamo in difficoltà. C'è solo uno Zaniolo e ne approfittato per dire cosa gli ho detto: l'ho ringraziato per lo sforzo di stare qui, recuperare e dare una mano alla squadra. Sul 2-1 era pronto per entrare e correre qualche rischio per aiutare, ma ne abbiamo solo uno: senza di lui c'è un cambio dinamico della squadra diverso. Wijnaldum era fondamentale, Cristante e Matic sono grandi giocatori ma insieme non è facile, hanno un profilo simile. Anche adesso con gli infortuni di Zalewski e Karsdorp, non siamo una rosa come le squadre top. Mi piacerebbe esserlo. Quando ho visto la squadra finire il campionato e iniziare la pre-stagione pensavo di più, ma riconosco le difficoltà e riconosco che tra due giorni abbiamo una partita che dobbiamo vincere e domenica affrontiamo l'Atalanta, che purtroppo per loro non hanno competizione europee e stanno preparando la gara contro di no. Abbiamo difficoltà che anche le squadre più piccole non hanno. Ma preferisco avere difficoltà ed essere vivo nelle competizioni, stare qui e stare di nuovo lì giovedì. Tre partite fuori casa..." MOURINHO A DAZN Che vittoria è? “Perdere la terza sarebbe stato difficile. Oggi abbiamo giocato contro una squadra che gioca bene e con qualità, partita difficile in cui non puoi regalare tanto come noi abbiamo fatto, Dopo il 2-1, oltre al rigore, abbiamo avuto alcun palle-gol. Poi 7 minuti di recupero sembravano un’eternità. Importante vincere questa, ora testa a giovedì”. Che tipo di attaccante è Abraham? “Toni non può parlare perché con l’ Inter contro la Roma persi per un suo gol (in riferimento a Luca Toni presente in studio, ndr). Il nostro gioco è cambiato grazie a Paulo, giocatore incredibile. La posizione di Lorenzo (Pellegrini, ndr) cambia un po’, senza Zaniolo il nostro gioco cambia ancora di più, attacca lo spazio, fa duelli individuali. Lorenzo può giocare in diverse zone, ma quando ne manca uno siamo in difficoltà. Difficile creare dinamiche offensive così. Tammy ha un grande potenziale, può dare di più. Un attaccante che ha ampiezza grazie ai quinti e un trequartista come Paulo, dovrebbe ringraziare. Devono crescere tutti insieme”. Sta costruendo una mentalità diversa all’interno della squadra, è stata questa la grande sfida? “Siamo cresciuti in mentalità dallo scorso anno, anche vincendo la Conference che non è la Champions . Sappiamo vivere nelle difficoltà. Quest’anno ci sono aspettative alte perché abbiamo preso un giocatore che in condizioni normali non giocherebbe nella Roma perché non siamo un super club dal punto di vista economico. Dobbiamo crescere, c’è bisogno di competitività interna, c’è qualche giocatore che non accetta la competizione, bisogna alzare il livello invece di essere giù di morale. Una grande squadra ha bisogno di questo. Ora siamo in Europa League che è più difficile della Conference, è difficile giocare ogni 3 giorni e la gestione è complicata. Quando ci sono 5-6 infortunati ancora di più. La mentalità? Zaniolo ha fatto tutto per essere qui, ha lavorato come un ‘animale’ e si è messo a disposizione rischiando. Era pronto per entrare sull’1-1, questo è l’esempio di ciò che abbiamo bisogno. Giovedì abbiamo bisogno dei tifosi che abbiamo perso la prima. Giocheremo con la maglia nera che non mi piace molto ma va bene. Abraham deve imparare a convivere con Belotti, oggi abbiamo giocato 97 minuti con un solo attaccante”. Ha ancora margini di crescita Dybala? “Lui cresce con la squadra, chiedergli di più sarebbe sbagliato. Dobbiamo giocare insieme, solo così si creano quelle dinamiche che ti fanno giocare ad occhi chiusi, e il secondo gol è un esempio”. Quando si vedrà la Roma dei suoi sogni? “Dipende anche dagli altri. Noi ci miglioriamo ma gli altri lavorano altrettanto bene, il tuo successo dipende sempre dagli altri. Noi dobbiamo pensare gara dopo gara, non sappiamo quello che succede domani. Se oggi si fa male un difensore non possiamo giocare a 3 ad esempio, difficile pensare a lungo termine. Ora testa a giovedì”. MOURINHO IN CONFERENZA STAMPA Senza Dybala avreste vinto? "Non lo so. Dire che ha giocato bene è ovvio, non tutti i giocatori hanno il suo potenziale. Siamo stati squadra e questo mi piace. Non mi è piaciuto il tempo tra il nostro primo gol e il loro, abbiamo smesso di pressare e perso posizionamento in avanti e anche in difesa. Loro hanno avuto spazio per creare. Nel secondo tempo ci siamo trasformati, siamo sempre stati in controllo. Il 3-1 doveva arrivare e dopo ci siamo messi in una situazione di rischio. La vittoria è meritata, sono difficili da affrontare". Nell'arco di una stagione alcune vittorie pesano di più, questa può esserlo? "Si tratta di una vittoria fantastica, per alcuni di voi tristissima perché cambia una dinamica che si è creata. Abbiamo perso due partite, eravamo la migliore squadra del mondo, ora sembravano la peggiore. Non abbiamo perso mai l'equilibrio, la mia esperienza mi ha aiutato con chi non lo aveva. Abbiamo confermato sistema e gioctori, per me è un bel segnale di maturità. Oggi la partita era difficile, è un campionato difficile, anche chi è arrivato dalla B gioca sempre per vincere". PREPARTITA MOURINHO A SKY SPORT Un allenatore come lavora sugli errori individuali in difesa? "Non penso agli errori individuali, sono fuori dal contesto. Non mi preoccupano. Ognuno può commettere errori individuali, per me non è un problema. Per me il problema è sempre lo stesso, cioè il focus sulla squadra: la squadra vince, pareggia, perde, gioca bene o gioca male. Come squadra, dopo una sconfitta in Serie A, abbiamo la possibilità di vincere e tornare in una posizione alta in classifica, anche se è prestissimo per guardare con attenzione la classifica. Con le nostre qualità e i nostri difetti abbiamo questa possibilità e dobbiamo provarci".

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