ALTRE NOTIZIE – Il derby di Istanbul si trasforma in un vero e proprio spettacolo da ring. Dopo lo 0-0 in campionato, la sfida tra Fenerbahce e Galatasaray nei quarti di finale della Coppa di Turchia si accende nel finale, sfociando in una rissa che coinvolge giocatori, staff e persino la polizia. A prendersi la scena, ancora una volta, è José Mourinho.
Sul campo, il Galatasaray espugna il terreno del Fenerbahce con un 2-1 firmato dalla doppietta di Victor Osimhen, sempre più leader dell’attacco giallorosso. Ma il risultato passa in secondo piano rispetto a quanto accade nei minuti di recupero: tensione alle stelle, scontri verbali e fisici, con il match che viene sospeso per alcuni minuti.
Nel finale la situazione degenera: volano spintoni, le due panchine si svuotano e in campo si scatena il caos. L’arbitro è costretto a estrarre quattro cartellini rossi, colpendo due giocatori e Salvatore Foti, vice di Mourinho. La tensione è tale che la polizia interviene per sedare gli animi e consentire la ripresa del gioco. Ma il vero momento shock arriva a fine partita.
MOURINHO’DAN OKAN BURUK’A FİZİKSEL MÜDAHALE! pic.twitter.com/YLlNiSxIwQ
— Fotomaç (@fotomac) April 2, 2025
Mourinho, mai banale, rincorre l’allenatore del Galatasaray Okan Buruk e gli pizzica il naso da dietro. Il tecnico avversario reagisce crollando a terra platealmente portandosi le mani sul volto, mentre il portoghese viene trattenuto dal suo staff, ancora intento a battibeccare. L’episodio scatena inevitabili polemiche e potrebbe avere ripercussioni disciplinari per lo Special One. Intanto, il Galatasaray festeggia la vittoria, ma il derby di Istanbul resterà nella memoria per ben altri motivi.
Giallorossi.net – T. De Cortis
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