“I calciatori che non sono abituati a sudare e lottare mi spaventano”. Parola di Gian Piero Gasperini. Il nuovo allenatore, scrive l’edizione odierna de Il Messaggero (G. Lengua), sta mettendo a punto tutti i dettagli della preparazione atletica che comincerà il 13 luglio.
Il rischio di ritrovarsi con giocatori poco inclini al sacrificio è concreto, ma l’obiettivo è invertire la tendenza e rendere la squadra fisicamente performante. Di sacrificio a Trigoria ce ne sarà tanto, perché con lui in panchina si cambia registro: la preparazione atletica sarà la spina dorsale su cui si fonda tutta la sua filosofica tattica.
I giocatori sanno che ad attenderli ci saranno subito sedute ad alta intensità, anche tre al giorno. Una giornata tipo prevede sveglia presto, corsa, seduta in palestra a metà mattina, esercitazioni tecnico-tattiche nel pomeriggio. La scorsa estate la preparazione dell’Atalanta si è svolta a Zingonia e per contrastare il caldo ha organizzato la quotidianità rivoluzionandola e dividendo la giornata in tre blocchi. Il programma di Gasp potrebbe essere simile anche a Trigoria.
La scelta di restare al Bernardini è dettata dalla comodità di avere macchinari, strutture e servizi a disposizione, oltre a dare la possibilità ai calciatori di staccare un paio di giorni e stare con le famiglie. Durante gli allenamenti, Gasperini traccerà tutti i dati fisici che saranno raccolti tramite monitoraggio con gps, rilevazioni cardiache, strumenti per monitorare la mobilità articolare e la forza isometrica. L’obiettivo è creare un profilo prestazionale per ogni calciatore attraverso le statistiche e poi personalizzare i carichi di lavoro per prevenire gli infortuni.
Fonte: Il Messaggero
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