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IL PUNTO DEL LUNEDÌ – EVANGELISTI: “Una vittoria che risveglia il tifoso dormiente” – CONDÒ: “Quando manca Dybala dovrebbe giocare più Azmoun”

IL PUNTO DEL LUNEDÌ – EVANGELISTI: “Una vittoria che risveglia il tifoso dormiente” – CONDÒ: “Quando manca Dybala dovrebbe giocare più Azmoun”

Quarta vittoria consecutiva per la Roma che vince nel finale contro il Monza  grazie a un gol di El Shaarawy e si avvicina alle zone importanti della classifica: “È una di quelle vittorie che risvegliano il tifoso dormiente. Gli fanno sbarrar…

Quarta vittoria consecutiva per la Roma che vince nel finale contro il Monza  grazie a un gol di El Shaarawy e si avvicina alle zone importanti della classifica: "È una di quelle vittorie che risvegliano il tifoso dormiente. Gli fanno sbarrare gli occhi, precipitare la mandibola" , scrive Marco Evangelisti sul Corriere dello Sport. Paolo Condò  de La Repubblica scrive invece così: "La Roma ha sofferto le pene dell'inferno per fare tre punti col Monza in dieci" . Pensiero simile condiviso da Andrea Di Caro della Gazzetta dello Sport: " El Shaarawy ha regalato alla Roma una vittoria al termine del solito copione: noia-sofferenza-arrembaggio finale". Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, pubblicati sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola. I. ZAZZARONI – CORRIERE DELLO SPORT Sessantun anni il prossimo 26 gennaio, da 45 nel calcio, da 23 in panchina, 1.116 partite e 26 titoli, dentro ci sono tutti i campionati e tutte le coppe, e una passione e un entusiasmo tali da spingere José Mourinho a inginocchiarsi al gol che poteva dargli la 694esima vittoria in carriera. In un finale, non in una finale. E c’è ancora gente che si chiede come mai i tifosi della Roma riempiano lo stadio da 38 partite consecutive, 37 gli esauriti per colpa di 100 biglietti invenduti col Frosinone . [...] Peccato che qualcuno non l’abbia capito, o non l’abbia voluto capire, al punto da mettere in discussione la sua panchina poche settimane fa. C’è chi parla di gelosia, alimentata dall’eccessiva attenzione e centralità conquistate dallo Special. E io che scioccamente pensavo che il sogno di un grande presidente fosse proprio quello di trovare un allena tore capace di fondere risultati, squadra, tifosi e città in un corpo solo. M. EVANGELISTI – CORRIERE DELLO SPORT Sembrerà brutto dirlo, ma questa della Roma sul Monza è una di quelle vittorie che risvegliano il tifoso dormiente. Gli fanno sbarrare gli occhi, precipitare la mandibola, lanciare un urlo che spaventa i passeri sul balcone e pensare a un modo per festeggiare. Stephan El Shaarawy ci mette le sue lacrime di rabbia e sollievo, Bruno Conti la sua dote di nostalgia carogna per una squadra (o più di una: non dimentichiamo il Mondiale del 1982) che, oltre a raggranellare tre punti di tanto in tanto, era anche in grado di sbrigliare la fantasia, far provare piacere agli occhi e immaginare sorti progressive, se non magnifiche. [...] Conti resta Conti, la storia resta la storia e la leggenda non ne parliamo. La realtà anche, peraltro. La realtà di una Roma paralizzata dall’organizzazione altrui, allergica alla velocità di spostamento, irretita dall’occupazione de gli spazi, incapace di cambiare passo anche quando resta in superiorità numerica e far viaggiare rapidamente il pallone e allargare la manovra sarebbero cose ovvie come i rimedi della nonna. [...] Conta aver ripreso dal punto in cui ci si era fermati per dovere istituzionale, con il nobile scopo di lasciare spazio alla divertentissima sosta internazionale. Solo che, smorzatasi l’eco dell’urlo e ripreso fiato, il tifoso avveduto - e ancor più chi di mestiere fa altro - non può non rendersi conto che il calendario finora indulgente si fa patrigno e di qui a metà gennaio metterà in fila - oltre ai due confronti direttissimi con lo Slavia Praga - l’ Inter , la Lazio, la Fiorentina , il Bologna , il Napoli , l’Atalanta, il Milan. Con poche e brevi pause. [...] Nel giudicare prestazioni e prospettive giallorosse, sfugge talvolta questa considerazione: che la Roma continua a giocare pressoché ogni partita con mezza formazione titolare assente. Oppure possiamo pensare che Dybala, Pellegrini, Renato Sanches, Smalling, più Kumbulla e Abraham costituiscano un dettaglio trascurabile. [...] La questione principale sta nel fatto che a forza di fare i turni, di perdere giocatori in teoria fondamentali per settimane o mesi, diventa complicato imbastire negli allenamenti un’identità di squadra, una sensata strategia di gioco. [...] Non tutti avranno notato che, una volta esaurite le cinque sostituzioni, a Mourinho sono rimasti in panchina cinque giocatori. Palladino ne aveva ancora dieci. Forse un giorno questa bufera di infortuni che insiste su Trigoria si esaurirà e allora potremmo vederne delle belle. Del bel giocare, persino. A. DI CARO – GAZZETTA DELLO SPORT [...] Risalgono la china anche l'Atalanta (16), la Roma (14) e la Lazio (13). Il gruppo di vertice si sta delineando con l'inserimento, oltre alla Fiorentina , del Bologna (14) a cui mancano diversi punti per sviste arbitrali. El Shaarawy ha regalato alla Roma una vittoria al termine del solito copione: noia-sofferenza-arrembaggio finale. Domenica prossima Inter -Roma, la gara di Lukaku, con l'ennesima assenza di Mou in panchina contro la sua ex squadra (sesta espulsione in campionato in due anni e un pezzetto: una enormità). Poi Napoli -Milan. Ci sarà da divertirsi, ma prima la Champions ... P. CONDÒ – LA REPUBBLICA [...] La Roma ha sofferto le pene dell'inferno per fare tre punti col Monza in dieci: quando manca Dybala dovrebbe giocare di più Azmoun. [...]

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