
Janusz Michallik, ex calciatore polacco naturalizzato statunitense, ha avuto una carriera che si è svolta durante un periodo turbolento per il calcio negli Stati Uniti, noto come l’era del “Wild West” del calcio americano.
Arrivato negli Stati Uniti da adolescente, Michallik ha giocato in numerose leghe calcistiche indoor e outdoor, accumulando 44 presenze con la Nazionale statunitense in un periodo di tre anni. Nel 1996, è stato selezionato dai Columbus Crew con la 61ª scelta del draft inaugurale della Major League Soccer (MLS), emergendo rapidamente come uno dei titolari indiscussi della squadra e collezionando 42 presenze con Columbus prima di trasferirsi ai New England Revolution nel 1998, dove ha giocato 12 volte. Alla fine della stagione 1998, all’età di 32 anni, Michallik ha deciso di ritirarsi dal calcio giocato e intraprendere la carriera di commentatore sportivo, iniziata già negli anni precedenti quando commentava le partite per ESPN.
Durante la sua carriera, Michallik ha vissuto un periodo di incertezze per il calcio negli Stati Uniti, caratterizzato da una mancanza di stabilità nelle leghe e nelle squadre. Molti giocatori, compreso lui, si trovavano a giocare in squadre che spesso cambiavano nome o addirittura scomparivano, rendendo difficile pianificare una carriera a lungo termine. Michallik ricorda, come riportato da un articolo di RG: “Giocavi in una squadra per un anno o due, poi la lega o il club fallivano. Era tutto caotico… non sapevi da dove sarebbe arrivato il prossimo stipendio, o se sarebbe arrivato affatto.”
Tra i momenti più orgogliosi della sua carriera, Michallik menziona la convocazione nella squadra giovanile polacca a 15 anni, la firma del suo primo contratto professionale con il Gwardia Warszawa a 16 anni e il debutto con la Nazionale statunitense a 25 anni. Ricorda con emozione: “Era così inaspettato. Bora Milutinović ha convocato 40 giocatori a Colorado Springs, Colorado. Ha detto: ‘Dopo due settimane di allenamento, 18 di voi saranno convocati per la squadra del giorno della partita, tre o quattro saranno sugli spalti, e il resto di voi tornerà a casa.’ Ricordo di aver pensato, sarei stato felice anche se fossi stato sugli spalti, e invece ho finito per essere titolare in quella partita contro l’Uruguay e la settimana successiva contro l’Argentina a Palo Alto, California.”
Riguardo all’Atletico Madrid e al suo allenatore Diego Simeone, Michallik esprime ammirazione per la trasformazione della squadra. Ricorda: “Ricordo quando l’Atletico andava in vantaggio per 1-0 e subito si metteva a difendere, ma ora hanno un grande equilibrio, hanno tutto.”
La carriera di Janusz Michallik offre uno spunto interessante sulla crescita e sull’evoluzione del calcio negli Stati Uniti, evidenziando le sfide iniziali e i successi raggiunti nel corso degli anni. La sua esperienza testimonia la resilienza e la determinazione necessarie per superare le difficoltà e contribuire allo sviluppo del calcio americano.
L'articolo Janusz Michallik: la storia di un pioniere del calcio negli Stati Uniti proviene da Alfredo Pedullà.