CRONACHE DI SPOGLIATOIO (E. CORAZZI) - Un mio amico scout molto forte mi diceva: guarda i primi 15 minuti del primo e del secondo tempo e capirai che idea l’allenatore ha trasferito ai calciatori e se c’è riuscito. I suoi principi ci sono tutti: 343 classico di partenza (poi 352 con El Aynaoui alla Pašalić), uno contro uno a tutto campo, intensità, squadra corta, i difensori che si staccano e attaccano. Non è il GPS ma il GPG (Gian Piero Gasperini): guida già la macchina Roma contro una delle poche squadre che si è confermata rispetto allo scorso anno come guida e, dunque, progetto tecnico.
Koné sembra il ctrl c - ctrl v di Éderson. Domina a tutto campo, nella corsa e nel palleggio: ci aveva visto bene De Rossi a volerlo. Il connazionale di Roy Keane, Evan Ferguson, è sempre acceso, vivo, intelligente nei movimenti. È un 2004, normale che sia acerbo e debba diventare più cattivo sotto porta. Wesley può continuare la tradizione di brasiliani che giocano in quella posizione nella Roma. Soulé può crescere tanto con Gasperini , che gli ha concesso più libertà con El Shaarawy a sacrificarsi.
E COM’È IL GASPERINI ROMANO?
Viene accolto dallo speaker come «uno degli allenatori migliori d’Europa» e questa splendida tifoseria che trasforma le mura in casa applaude fortemente. A fine partita parte un huddle, un abbraccio istintivo in panchina con tutti intorno a lui, saluta gli arbitri e poi scappa via. Per la Sud ci sarà tempo. L’ho detto più volte: Gasp deve fare il Gasp, sentirsi incontenibile, imperfetto, lamentarsi. E a Roma, dove non c’è una proprietà presente fisicamente, sembrano aver colto questo aspetto. C’è chi dice che in questa stagione possono fare benissimo o malissimo. Lui sa che deve essere se stesso al 100% per non avere rimpianti come ne ebbe all’Inter quando si snaturò. L’uscita in conferenza su Pellegrini è Gasp in purezza.
E ORA, COSA SUCCEDERÀ SUL MERCATO?
La Roma ha sempre dei paletti dati dalla UEFA, altrimenti i Friedkin i soldi da investire li avrebbero. A Gasperini mancano attaccanti: Bailey era nei suoi pensieri un Lookman mancino, quello che ha la sterzata. Ne arriverà sicuramente un altro di attaccante (esterno), due se dovesse partire Dovbyk (anche in prestito). È viva anche la trattativa per il difensore polacco 2005 Ziółkowski . Poi se dovesse restare Dovbyk, potete stare certi che l’allenatore ci lavorerà per avvicinarlo alla sua idea di attaccante. Non è entrato male contro il Bologna.
CRONACHE DI SPOGLIATOIO (E. CORAZZI) – Un mio amico scout molto forte mi diceva: guarda i primi 15 minuti del primo e del secondo tempo e capirai che idea l’allenatore ha trasferito ai calciatori e se c’è riuscito. I suoi principi ci sono tutti: 343 c…
CRONACHE DI SPOGLIATOIO (E. CORAZZI) - Un mio amico scout molto forte mi diceva: guarda i primi 15 minuti del primo e del secondo tempo e capirai che idea l’allenatore ha trasferito ai calciatori e se c’è riuscito. I suoi principi ci sono tutti: 343 classico di partenza (poi 352 con El Aynaoui alla Pašalić), uno contro uno a tutto campo, intensità, squadra corta, i difensori che si staccano e attaccano. Non è il GPS ma il GPG (Gian Piero Gasperini): guida già la macchina Roma contro una delle poche squadre che si è confermata rispetto allo scorso anno come guida e, dunque, progetto tecnico.
Koné sembra il ctrl c - ctrl v di Éderson. Domina a tutto campo, nella corsa e nel palleggio: ci aveva visto bene De Rossi a volerlo. Il connazionale di Roy Keane, Evan Ferguson, è sempre acceso, vivo, intelligente nei movimenti. È un 2004, normale che sia acerbo e debba diventare più cattivo sotto porta. Wesley può continuare la tradizione di brasiliani che giocano in quella posizione nella Roma. Soulé può crescere tanto con Gasperini , che gli ha concesso più libertà con El Shaarawy a sacrificarsi.
E COM’È IL GASPERINI ROMANO?
Viene accolto dallo speaker come «uno degli allenatori migliori d’Europa» e questa splendida tifoseria che trasforma le mura in casa applaude fortemente. A fine partita parte un huddle, un abbraccio istintivo in panchina con tutti intorno a lui, saluta gli arbitri e poi scappa via. Per la Sud ci sarà tempo. L’ho detto più volte: Gasp deve fare il Gasp, sentirsi incontenibile, imperfetto, lamentarsi. E a Roma, dove non c’è una proprietà presente fisicamente, sembrano aver colto questo aspetto. C’è chi dice che in questa stagione possono fare benissimo o malissimo. Lui sa che deve essere se stesso al 100% per non avere rimpianti come ne ebbe all’Inter quando si snaturò. L’uscita in conferenza su Pellegrini è Gasp in purezza.
E ORA, COSA SUCCEDERÀ SUL MERCATO?
La Roma ha sempre dei paletti dati dalla UEFA, altrimenti i Friedkin i soldi da investire li avrebbero. A Gasperini mancano attaccanti: Bailey era nei suoi pensieri un Lookman mancino, quello che ha la sterzata. Ne arriverà sicuramente un altro di attaccante (esterno), due se dovesse partire Dovbyk (anche in prestito). È viva anche la trattativa per il difensore polacco 2005 Ziółkowski . Poi se dovesse restare Dovbyk, potete stare certi che l’allenatore ci lavorerà per avvicinarlo alla sua idea di attaccante. Non è entrato male contro il Bologna.



