LEGGO (F. BALZANI) - Sognare è lecito. Oggi più che mai visto che in vetta alla classifica, per la terza sosta di fila, c'è sempre la Roma di Gasperini . La vittoria di ieri contro l' Udinese (e lo stop di Napoli e Milan ) ha confermato la crescita dei giallorossi che ora guardano tutti dall'alto nonostante i tanti infortuni e l'impegno di coppa di giovedì scorso. Ma la stanchezza non ha toccato Mancini e compagni capaci di dominare il campo per più di un'ora e di prendersi tre punti di platino.
Ad aprire e chiudere la partita i fischi fortissimi per l'ex Zaniolo . In mezzo tanta Roma e subito due tentativi che hanno fatto capire l'antifona. Prima il colpo di testa di Celik finito fuori di un soffio poi il palo di Cristante . Per sbloccare la partita però c'è voluto un calcio di rigore fischiato per fallo evidente di mano di Kamara . Dal dischetto stavolta è andato Pellegrini , e l'esecuzione è stata perfetta così come la gara del numero sette ora impressionante anche a livello atletico. Poco prima Dovbyk aveva alzato bandiera bianca per un problema all'anca da valutare nelle prossime ore. Al suo posto è entrato Baldanzi in un attacco inedito ma comunque incisivo.
Nella ripresa la Roma è addirittura salita di livello e trovato il raddoppio su una splendida combinazione nata sull'asse Koné-Mancini-Celik . Il turco ha trovato una rete pesante e aumentato i decibel di un Olimpico decisamente all'altezza del gioco di Gasperini. Per blindare risultato e primo posto, però, nel finale ci sono volute le mani di Svilar bravo a chiudere la porta in faccia prima a Zaniolo e poi Bayo .
Un calo fisiologico, ma senza conseguenze per Gasperini che a fine partita è raggiante: «Sono davvero soddisfatto per l'intensità messa in campo e per la crescita tecnica. Questa squadra mi segue e ha soddisfazione nelle partite che gioca. Quando giochi e sei soddisfatto di come lo fai è più facile». Tutto questo nonostante l'emergenza infortunati. «Ora arriva la sosta, ci farà bene perché ci permette di recuperare alcuni giocatori e di restare in vetta per altre due settimane», ha concluso Gasperini. Senza nominare la parola scudetto.
LEGGO (F. BALZANI) – Sognare è lecito. Oggi più che mai visto che in vetta alla classifica, per la terza sosta di fila, c’è sempre la Roma di Gasperini . La vittoria di ieri contro l’ Udinese (e lo stop di Napoli e Milan ) ha confermato la cresc…
LEGGO (F. BALZANI) - Sognare è lecito. Oggi più che mai visto che in vetta alla classifica, per la terza sosta di fila, c'è sempre la Roma di Gasperini . La vittoria di ieri contro l' Udinese (e lo stop di Napoli e Milan ) ha confermato la crescita dei giallorossi che ora guardano tutti dall'alto nonostante i tanti infortuni e l'impegno di coppa di giovedì scorso. Ma la stanchezza non ha toccato Mancini e compagni capaci di dominare il campo per più di un'ora e di prendersi tre punti di platino.
Ad aprire e chiudere la partita i fischi fortissimi per l'ex Zaniolo . In mezzo tanta Roma e subito due tentativi che hanno fatto capire l'antifona. Prima il colpo di testa di Celik finito fuori di un soffio poi il palo di Cristante . Per sbloccare la partita però c'è voluto un calcio di rigore fischiato per fallo evidente di mano di Kamara . Dal dischetto stavolta è andato Pellegrini , e l'esecuzione è stata perfetta così come la gara del numero sette ora impressionante anche a livello atletico. Poco prima Dovbyk aveva alzato bandiera bianca per un problema all'anca da valutare nelle prossime ore. Al suo posto è entrato Baldanzi in un attacco inedito ma comunque incisivo.
Nella ripresa la Roma è addirittura salita di livello e trovato il raddoppio su una splendida combinazione nata sull'asse Koné-Mancini-Celik . Il turco ha trovato una rete pesante e aumentato i decibel di un Olimpico decisamente all'altezza del gioco di Gasperini. Per blindare risultato e primo posto, però, nel finale ci sono volute le mani di Svilar bravo a chiudere la porta in faccia prima a Zaniolo e poi Bayo .
Un calo fisiologico, ma senza conseguenze per Gasperini che a fine partita è raggiante: «Sono davvero soddisfatto per l'intensità messa in campo e per la crescita tecnica. Questa squadra mi segue e ha soddisfazione nelle partite che gioca. Quando giochi e sei soddisfatto di come lo fai è più facile». Tutto questo nonostante l'emergenza infortunati. «Ora arriva la sosta, ci farà bene perché ci permette di recuperare alcuni giocatori e di restare in vetta per altre due settimane», ha concluso Gasperini. Senza nominare la parola scudetto.
