Alla vigilia di Juventus-Roma, mister Gian Piero Gasperini parla in conferenza stampa della super sfida in programma domani sera, ore 20:45, all’Allianz Stadium.
Queste le dichiarazioni dell’allenatore giallorosso sull’importanza della partita contro i bianconeri, sulle condizioni della squadra e sulle voci di mercato.
Come sta la squadra? Riesce a recuperare Dovbyk?
“No, Dovbyk non ha recuperato, ha ancora delle difficoltà a calciare. Il resto ci siamo tutti, a parte i due partiti. Qualche problema con Hermoso che speriamo di risolvere”.
Perchè ha preferito il progetto Roma a quello della Juve?
“Perchè era più difficile, sono contento di come è andata. Ci giochiamo una partita importantissima, la Juve è forte e può rinforzarsi. Nel suo dna c’è sempre l’intenzione di vincere. Noi arriviamo a questa partita da due belle prestazioni, e vogliamo misurarci con loro. Il campionato entra nella fase più bella”.
Come sta Dybala? Il dato dice che la Roma vince di più quando non gioca…
“Non so se sia una statistica giusta. L’importante è avere un centravanti, non giochiamo mai in dieci. Dybala vediamo come sta, se è in grado di giocare, di fare uno spezzone e andare in panchina. Non è mai una questione di motivazione, ma della possibilità di giocare ai livelli che ci si aspetta da lui”.
La classifica ora non è più casuale, cosa significa il +4 sulla Juve?
“Siamo stati bravi, 15 partite è una buona striscia sulla quale dare indicazioni. Non so se siamo la più forte, ce ne sono tante forti, i ragazzi sono stati bravissimi in quasi tutte le partite. Ce ne sono veramente poche dove siamo stati deludenti. Per il resto ha un gruppo con motivazioni e cresciuto sotto l’aspetto tecnico. E’ una squadra che ha sempre costruito delle opportunità, e il gol ultimamente lo ha sempre trovato”.
La Roma dovrà fare mercato. Che tipo di profili vuole sul mercato? Vuole commentare le trattative con Zirkzee e Raspadori?
“No, niente di tutto questo, mi dispiace… Domani c’è una partita molto importante per noi e per loro. Per loro anche sarà importante per riagganciarci, noi dobbiamo tenerli distanti e cercare di aumentare il vantaggio. Bello giocare questa partita con questa classifica, per tutto il resto c’è tempo, non è questo il momento…”
Quant’è cambiata la Juventus da inizio stagione? Il rapporto con Spalletti?
“Il rapporto con Luciano è amichevole. Quando era all’Inter è capitato di andare a cena insieme. Con la nazionale ci sentivamo spesso, è venuto tante volte anche a Zingonia. Ora ci sentiamo poco ma ci saluteremo cordialmente, c’è un clima sereno. Subentrare non è mai facile, credo stia cercando di portare le sue idee. Mi sembra che la Juventus sia cresciuta nelle ultime partite, hanno sempre giocatori di livello, è sempre una partita di valore. Giocare con la Juve sarà un bel parametro per noi per misurarci e capire quanto possiamo essere forti”.
Dai giocatori ha avuto segnali particolari su questa partita? Per lei la Juventus è un’avversaria come le altre? A Roma è una partita molto sentita…
“Normalmente, in tutta Italia e forse anche in Europa, quando giochi contro la Juventus ci sono sempre grandi motivazioni e una rivalità molto sentita in tutte le piazze. Credo che questa sia una situazione che, per quanto mi riguarda, anche per l’esperienza fatta nel settore giovanile di quella società, finisce per temprare la squadra, perché si trova sempre di fronte avversari estremamente motivati. Questo, anziché diventare uno svantaggio, a volte può rappresentare uno stimolo: almeno in passato era così. Nella mia carriera la Juventus è sempre stata un riferimento. Batterla non è successo molte volte, anzi, più spesso ho perso, soprattutto negli anni dei nove scudetti consecutivi, quando era davvero difficilissimo affrontarla. Però, quando riuscivi a vincere contro la Juventus, significava che eri competitivo e a un livello molto alto, perché anche nelle stagioni meno brillanti resta sempre una squadra tra le migliori, di altissimo livello”.
Le ultime due prestazioni di Rensch l’hanno convinta? Celik tornerà in difesa? Che problema ha Hermoso?
“Ha un affaticamento, quindi speriamo di riuscire a recuperarlo in tempo. Non è una stiramento, non è un problema muscolare, nulla di tutto questo. Vorrei toccare il meno possibile la squadra, perché per portare Celik dietro devi poi spostare un esterno, Mancini, e muovere tante cose: rischi di coinvolgere tre giocatori per rimpiazzarne uno solo. Non è l’ideale. È chiaro però che l’assenza di Ndicka ci costringe sicuramente a fare delle prove. Le soluzioni sono quelle: Ziolkowski, Celik, Ghilardi. Se dovesse mancare anche Hermoso, come dicevo prima, e anche Rensch, questo ci metterebbe indubbiamente un po’ più in difficoltà”.
Rensch lo considera anche tra uno dei tre dietro?
“Sì”
Come si sta sviluppando il calcio italiano dal punto di vista didattico?
“Per fortuna il calcio è fatto di tante componenti, si può giocare in tanti modi per fortuna. Se fossi riduttivo non piacerebbe così tanto. C’è spazio per grandi e piccole novità. Quello che non mi piace è questa situazione del portiere, bisogna trovare il modo di velocizzare. La regola degli 8 secondi viene applicata pochissimo, quando la palla è a terra passano 30 secondi prima che il portiere inizi a giocare. L’altra cosa che mi piace poco è il tempo con cui gioca il portiere. Contro l’Inter, il portiere del Como ha avuto 51 volte la palla tra i piedi e questo non piace alla gente. Il calcio è giocare in avanti, capisco il possesso palla ma così che possesso palla è? Il pubblico vuole vedere contrasti, dribbling, gioco in avanti. Così rischia di diventare un calcio brutto, più simile al calcetto, che può essere bello da giocare ma a volte brutto da vedere. Da amante del gioco del calcio bisogna studiare qualcosa che porterà a giocare a calcio in avanti e non indietro. Non è facile, ma quando vedo il portiere che tiene la palla tra i piedi 20 secondi, tutti fermi, non mi piace. Non è una bella partita”.
Quanto è soddisfatto della crescita di Soulé?
“Sono soddisfatto di lui e di tutti. È una squadra che gioca con grande spirito e che ha il consenso dei propri tifosi anche quando non riesce a ottenere il risultato sperato, e questa è la cosa più importante. Su di lui, sicuramente, è tra quelli che si distinguono di più, perché ha caratteristiche particolari, quelle di cui parlavo prima, che piacciono maggiormente alla gente”.
LEGGI ANCHE – MANCINI: “Non sono cattivo, do tutto per la maglia. Friedkin forti, generosi e disponibili. Gasp un maestro”
Redazione GR.net
L'articolo LIVE! Gasperini: “Ho preferito la Roma alla Juve perchè era un progetto più difficile. Zirkzee e Raspadori? Non è questo il momento…” (VIDEO) proviene da Giallorossi.net | Notizie AS Roma, Calciomercato ed Esclusive.


