AS ROMA NEWS – L’uno a zero striminzito ottenuto giovedì scorso contro la Dinamo Kiev non può bastare. Il vero test da superare è quello che di questa sera al Franchi di Firenze, campo storicamente ostico per i giallorossi. La Roma è chiamata a dare quelle risposte che il suo allenatore pretendeva a gran voce prima della gara di Europa League, quando aveva chiesto ai suoi di trasformarsi in bestie affamate di vittorie.
Contro gli ucraini questa Roma “avvelenata” non si è di certo vista e i tre punti di coppa sono arrivati dopo tante incertezze e troppi affanni. Juric, perennemente in discussione, non può dormire sonni tranquilli. I risultati non sono quelli attesi, ma a preoccupare è soprattutto la reazione della squadra, che dopo le prime due partite sotto la gestione del croato sembra aver smarrito di nuovo le giuste motivazioni.
La Roma non è solo una squadra che fatica maledettamente a costruire occasioni da gol, e a capitalizzarle, ma è anche un gruppo di calciatori che non sembra adatto al credo calcistico del nuovo tecnico. L’aria di sfiducia che si respira tutta intorno sembra essere stata completamente assorbita dai giocatori, che in campo non danno segni di vitalità o entusiasmo. La proprietà è distante come non lo è mai stata (perfino Ryan Friedkin, sempre presente, non si vede ormai da settimane a Trigoria) e in società, tolto Ghisolfi, c’è una mancanza totale di figure di riferimento.
In questo quadro di incertezze, arriva la partita di questa sera: la Fiorentina di Palladino, dopo un inizio altalenante, sembra aver imboccato la strada giusta. Nelle ultime due partite i viola, tra campionato ed Europa, hanno messo a segno gli stessi gol (10) fatti dalla Roma in tutta la sua stagione. I giallorossi però, arrivati già a un altro bivio, non possono sbagliare: un altro passo falso stasera potrebbe costare carissimo. E a pagare potrebbe essere l’ennesimo allenatore.
Juric sa che per tenersi stretta la panchina servirà solo vincere. Il tecnico, impermeabile alle critiche, va avanti per la sua strada, e tornerà ad affidarsi ai giocatori che ritiene migliori: fuori Hummels, bocciato per questioni unicamente tecniche, spazio a Mancini, Zalewski, Cristante e Pellegrini. Scelte che non piacciono alla piazza, ma che l’allenatore continua a ritenere quelle migliori per garantire risultati alla squadra. Risultati che i Friedkin si attendevano molto diversi, e che pretendono già stasera contro la viola.
Giallorossi.net – Andrea Fiorini
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