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“ON AIR!” – AGRESTI: “Ranieri aveva già scelto lo staff per l’Italia, doveva fermarsi prima”, FERRAZZA: “Dietrofront? Devono giustificare le sciocchezze scritte”, ROSSI: “Dai Friedkin primo atto di vero romanismo”

“ON AIR!” – AGRESTI: “Ranieri aveva già scelto lo staff per l’Italia, doveva fermarsi prima”, FERRAZZA: “Dietrofront? Devono giustificare le sciocchezze scritte”, ROSSI: “Dai Friedkin primo atto di vero romanismo”

Prosegue il nostro appuntamento giornaliero dedicato al variopinto mondo delle radio romane. On Air, la rubrica più copiata (e incollata) del web, è un viaggio per le frequenze più ascoltate dai tifosi giallorossi a caccia di pensieri, notizie, indiscrezioni e qualche nota di colore. Buon divertimento! David Rossi (Rete Sport): “Chi ne è uscito meglio […]

L’articolo “ON AIR!” – AGRESTI: “Ranieri aveva già scelto lo staff per l’Italia, doveva fermarsi prima”, FERRAZZA: “Dietrofront? Devono giustificare le sciocchezze scritte”, ROSSI: “Dai Friedkin primo atto di vero romanismo” proviene da Giallorossi.net | Notizie AS Roma, Calciomercato ed Esclusive.

Prosegue il nostro appuntamento giornaliero dedicato al variopinto mondo delle radio romane. On Air, la rubrica più copiata (e incollata) del web, è un viaggio per le frequenze più ascoltate dai tifosi giallorossi a caccia di pensieri, notizie, indiscrezioni e qualche nota di colore. Buon divertimento!

David Rossi (Rete Sport): “Chi ne è uscito meglio in questa storia di Ranieri? I Friedkin. Credo sia il primo atto certificato di lucidità, autorevolezza e mi viene da dire anche di romanismo…è il primo atto da proprietari della Roma vero, più di Lukaku e Mourinho, che sono portafogliate un po’ coatte per strizzare l’occhio al tifoso. Stavolta hanno fatto una scelta per il bene della Roma davanti a un totem…Spero che Ranieri non perda punti nei confronti dei tifosi, e che i tifosi aumentino la loro stima nei confronti dei Friedkin, molto più di quanto è stato salutarli a Ciampino quando atterrarono con Lukaku: quella è fuffa, questo è un atto da presidenti avveduti. Io per loro non ho grande stima, ma bisogna essere giusti…”

Attilio Malena (Rete Sport): “Non manca molto per il rinnovo di Svilar, siamo molto vicini. La Roma ha detto no sia al Milan che al Chelsea. Il fatto che Svilar sia tornato a Roma dalle vacanze giorni fa non era per giocare a briscola, ma per un’accelerata che era nell’aria. Altre cessioni? Il discorso Angelino è rinviato: l’Al Hilal non aveva l’accordo né con la Roma né col giocatore. Cristante al momento non si tocca. Attenzione a Ndicka, che ha mercato: piace a Tottenham e Arsenal, a 40 milioni la Roma lo cederebbe…”

Checco Oddo Casano (Rete Sport): “Ndicka è un giocatore che in un certo modo di difendere è un valore, ma in marcatura a tutto campo siamo sicuri che sia adattissimo? Io terrei sia lui che Angelino, ma la domanda è: sono giocatori adatti al calcio di Gasperini? Se davvero ti offrono 40 milioni per Ndicka, state sicuri che lo vendono…Io se dovessero vendere Ndicka, vicino a Mancini metterei due Lucumì, giocatori rapidi, fisici e dinamici…”

Mario Corsi (Tele Radio Stereo): “E’ una vergogna l’attacco fatto dai giornali a Ranieri. Ma lui potrà dire no? E’ la nazionale di calcio, mica si parla di guerra. E poi ha detto no perchè vuole restare alla Roma, e non può lasciare solo Gasperini, non se ne poteva andare. Ha fatto una cosa normale, e gli scrivono che si devono vergognare… I media offendono un allenatore con una battaglia che continuerà ancora e che porterà dei danni anche sul campo…”

Francesca Ferrazza (Tele Radio Stereo): “Certi giornali avevano scritto che Ranieri sarebbe stato il nuovo ct, e ora devono giustificare le stupidaggini scritte. E per farlo, ora dicono che lui aveva detto sì e poi improvvisamente ha fatto dietrofront…evidentemente non aveva detto sì, ma si era preso qualche ora per riflettere, che non è dire di sì. E ora se non vai ai mondiali è colpa di Ranieri? Si vuole nascondere dietro di lui il fallimento di qualcun altro…La Roma dovrebbe fare un comunicato a protezione di Ranieri, perchè gli stanno facendo un danno di immagine…”

Lorenzo Pes (Tele Radio Stereo): “Questa apertura così grande dei Friedkin al doppio ruolo di Ranieri non è mai arrivata. Dan non ha detto di no, ma gli ha detto: scegli tu cosa fare, ma o resti alla Roma o fai il ct della Nazionale. Il doppio ruolo non sarebbe potuto esistere. Ora diventa facile scaricare la colpa su Ranieri per un sistema che non funziona… Angelino? Trattativa rinviata, non saltata. Su Paredes, potrebbe rimanere in Argentina: stavolta ci sono tutti i presupposti, l’arrivo di Gasperini porta a un addio abbastanza scontato…”

Sandro Sabatini (Radio Manà Manà Sport): “A me quel “ciao fratello” non è piaciuto, ma la decisione di Ranieri è giusta. Ho letto che aveva già dato i nomi dello staff, che è stato avventato…ma quello è stato il nonno che dice sì ai nipotini alla richiesta di andarsi a fare un giro in bici senza considerare che fuori ci sono 40 gradi… A me quello che fa arrabbiare è che le accuse fatte a Ranieri andrebbero fatte a Gravina: non si va a cercare un ct che è sotto contratto con un altro club. E ora dovrebbe essere colpa di Ranieri? Alla fine lui è stato il più ragionevole. E’ vero, poteva pensarci prima, ma almeno ci ha ripensato. Ma ora dare addosso a lui facendolo passare per il traditore, e che non si rifiuta la nazionale, è una narrazione di potere che a me non piace…”

Daniele Lo Monaco (Radio Romanista): “Forse Gosens o De Cuyper sono prototipi di esterni che sono più adatti per Gasperini. Ma se alla fine Angelino dovesse restare alla Roma, io penso che Gasp potrebbe farlo giocare e anche bene…”

Mario Mattioli (Radio Radio): “Mi dispiace che alcuni colleghi abbiano commentato in maniera velenosa questa notizia di Ranieri. Gravina avrebbe dovuto dare le dimissioni da tempo, gestire la nazionale italiana non è gestire il Castel di Sangro. Ha combinato un bel casino, e ora deve provvedere. Con chi? Ora non ci sono tante scelte…”

Nando Orsi (Radio Radio): “Ranieri aveva detto che voleva smettere, ora a 74 anni dovrebbe addirittura fare due cose, sia il ct che il dirigente della Roma. Ma come poteva fare…due cose insieme non si possono fare, e ha fatto bene a decidere di restare alla Roma-.E’ giusto che faccia quello che gli va di fare di più, in un ruolo dove può essere decisivo. Diciamo che non è stato Ranieri a mettere in mezzo la nazionale, è stata la nazionale a mettersi in mezzo da sola. Ranieri non c’entra niente…”

Stefano Agresti (Radio Radio): “Ranieri probabilmente doveva fermarsi prima, questo dobbiamo dirlo…Ha portato la Federazione a credere che fosse lui l’allenatore, avevano già definito anche lo staff. Nel momento in cui lui ha detto no, la Federazione, che poteva essere colpevole in tante cose, diventa meno colpevole: aveva l’ok dei Friedkin, aveva l’ok entusiasta di Ranieri, viene definito tutto, contratto e staff, e poi fai marcia indietro…beh non posso dare responsabilità alla Federazione…”

Gianni Visnadi (Radio Radio): “Il dietrofront di Ranieri, condivisibilissimo, smaschera l’ennesimo errore fatto dal presidente federale. La fretta con cui ha consumato il rapporto con Spalletti, ct che lui stesso ha voluto due anni fa, è una fretta al limite del sospetto, voleva indicarci il colpevole unico con il ditino…Il sì di Ranieri alla nazionale era un sì condizionato alle reazioni di tutti: dei Friedkin, dei tifosi, della sua famiglia…”

Redazione Giallorossi.net

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