ULTIME NOTIZIE AS ROMA – Prosegue il nostro appuntamento giornaliero dedicato al variopinto mondo delle radio romane. On Air, la rubrica più copiata (e incollata) del web, è un viaggio per le frequenze più ascoltate dai tifosi giallorossi a caccia di pensieri, notizie, indiscrezioni e qualche nota di colore. Buon divertimento!
Ugo Trani (Centro Suono Sport): “Follieri? Non mi posso fidare, mi fido di più se mi dite che oggi si è fatto vivo un arabo per fare il partner, a quello crederei. La Roma? È un periodo di grande attesa secondo me e l’attesa riguarda lo stadio, il partner e il Financial Fair Play. Lo stadio, se tutto andrà bene, puoi iniziare a vederlo quando finirà il settlement agreement. La cosa che potrebbe essere più breve è se domani o stasera dovesse arrivare un nuovo socio e secondo me lo stanno cercando…”
Francesco Balzani (Centro Suono Sport): “La Roma come tutte le proprietà straniere è in continua vendita e la stessa Roma dice che Follieri non è proprio tra queste possibilità: non esclude le altre mentre su Follieri c’è stato proprio un comunicato quindi io non riesco a prenderla seriamente e non credo ad una parola di quello che viene detto. Credo invece che la Roma sia un club in vendita, già in vendita adesso anche prima dello stadio. Quella che presero i Friedkin era una società sull’orlo del fallimento, ora la situazione è molto diversa e un investitore potrebbe essere molto più attratto. L’Arabia, anche dopo l’accordo con Ryhad, non guarda solo a Mourinho ma proprio alla Roma…”
Mario Corsi (Centro Suono Sport): “I grandi giocatori alla Roma? Se non dai i soldi ai giocatori, non vengono qua nemmeno se hai Mourinho, questo è ovvio. Mou è affascinante, se io giocatore posso andare alla Roma con Mourinho o al Napoli con Mazzarri, io vado da Mourinho. Ma i soldi glieli deve dare il presidente. E Friedkin questi soldi non li dà, fine… I tre nuovi centrocampisti? Paredes è quello che mi ha deluso di più, perchè degli altri sapevo ed ero convinto che sarebbero andati male. Renato Sanches non gioca mai, e Aouar stava in una piccola squadra francese, e ora sta qua e non si muove, c’ha paura a fare contrasti… Gli algerini sono gente focosa, è gente che ti risponde, noi abbiamo preso l’unico algerino che si fa insultare dall’allenatore. Paredes sinceramente me lo ricordavo migliore…”
Gianluca Piacentini (Rete Sport): “L’operato di Pinto? Non posso slegarlo dalle necessità che ha avuto nel far quadrare i conti entro il 30 giugno, così come non possiamo tener conto dei paletti che avevamo sul mercato. Si poteva evitare di prendere Kristensen avendo già Karsdorp e Celik, e al suo posto si poteva prendere un difensore centrale, quello sì. Ma Pinto ti ha comunque portato Lukaku, ti ha portato Aouar e Ndicka a parametro zero. Sanches? Ogni ds ha le sue fisse, le sue scommesse. L’importante è il resto della torta. Quando abbiamo valutato il mercato della Roma a settembre, tutti lo consideravano positivo…”
Vincent Candela (Rete Sport): “Aouar con la nazionale è uno dei più forti. L’aspetto mentale del calciatore è fondamentale, se si sente importante nel contesto giusto dà il meglio. Perchè non lo dà con la Roma? Dovrei stare a Trigoria tutti i giorni con lui per saperlo, per sapere dove preferisce giocare, e le conversazioni che ha con il mister. Il campionato italiano è molto diverso da quello francese, è molto più difficile tatticamente, e se uno non è abituato poi fa fatica… Da Mourinho mi aspettavo di più quest’anno, nel derby c’è stata la sensazione di essersi accontentati, e secondo me dovevi prenderti qualche rischio in più…”
Francesco Oddo Casano (Rete Sport): “L’Italia? Ricordo la delusione dell’Europeo del 2000, ma niente a che vedere con la Roma. E’ bello vivere le partite importanti, i festeggiamenti, non è che non la segue la nazionale, ma emotivamente non mi prenderà mai quanto la Roma… Mancini? Penso che sia un giocatore che abbia mercato, in Italia soprattutto. Se la Roma lo mettesse sul mercato penso che diversi club si interesserebbero a lui, così come Cristante… Sanches? Non è il ragazzino su cui scommetti, il giocatore che se ce l’hai o no ti cambia poco. Mourinho per quel ruolo voleva un calciatore che potesse cambiare il centrocampo della Roma. Il suo acquisto è stato un suicidio annunciato…”
Claudio Moroni (Rete Sport): “Io ho goduto sia con Liedholm che con Capello. La Roma di Liedholm è quella che mi ha fatto vedere il calcio migliore, ma la gioia con Capello è stata la stessa. Se Mourinho mi vince lo scudetto, mi scordo che gioca meno bene di Italiano. Bene Mourinho che ci porta avanti nelle due competizioni, e bene Friedkin che sta lavorando per noi, e speriamo che Dio ce la mandi buona…”
Roberto Bernabai (Rete Sport): “Aouar fino a questo momento è molto deludente, passeggia per il campo senza trovare una posizione. La Roma però deve cambiare registro, nelle ultime partite ha battuto solo un calcio d’angolo, è deprimente. Ha delle qualità per esprimere un altro calcio, si corre zero senza palla, gli attaccanti finiscono spesso in un collo di bottiglia, si fa troppa fatica a livello offensivo. Guardare la Roma non è un divertimento per il gioco che esprime. Sinceramente non so dare una risposta del perchè, anche Mourinho ne sarà consapevole. Nel derby mi sono accorto un paio di volte di Cristante che invece di lanciare Karsdorp che si stava sganciando serve Dybala, che ridà palla a Cristante…possibile che sia Mourinho a dare questo tipo di indicazione?…”
Alessio Nardo (Tele Radio Stereo): “Ora c’è questa moda di Thiago Motta, tutti parlano di lui come tecnico emergente, come allenatore del futuro per giugno, ma siamo sicuri che nella testa dei Friedkin ci sia Thiago Motta? E’ una domanda che ci facciamo, e che ci faremo…”
Emanuele Zotti (Tele Radio Stereo): “Thiago Motta per quanto mi riguarda, è sul podio degli allenatori più interessanti in circolazione, di quelli che hanno maggior margine di crescita, ma che già si dimostrano validissimi. Lui lo metto assolutamente in cima al podio. E occhio anche a Tudor, che è rimasto col cerino in mano dopo l’illusione Napoli. Ma è ancora presto per fare nomi. Queste sono opinioni personali, non sono notizie…”
Stefano Agresti (Radio Radio): “Sono molto deludenti i nuovi centrocampisti della Roma, ci aspettava di più. Chi per problemi fisici, chi per problemi noti come Paredes, nessuno ha dato quanto si sperava. E’ vero che hanno una storia clinica abbastanza preoccupante, ma qualcosa in più potevano darla. Sono responsabilità che appartengono al club: Aour e Sanches sono calciatori voluti da Pinto, mentre Paredes è più una scelta di Mourinho. A questo si è aggiunto l’infortunio di Pellegrini, e la mediana è andata in difficoltà…”
Roberto Pruzzo (Radio Radio): “Alcuni infortuni non erano preventivati, all’inizio speri sempre che le cose vadano bene, e invece certi giocatori quando scendono in campo sembrano sempre molto frenati. E per questo il rendimento è negativo. Anche Smalling è tra questi, e la cosa ti condiziona parecchio…”
Tony Damascelli (Radio Radio): “Troppi infortuni, e questo porta a riflettere. Come mai certi infortuni si prolungano, come quello di Smalling ma anche di Pellegrini…una riflessioni sulla preparazione bisognerebbe farla. Il discorso è vecchio, con Mourinho succedeva già al Tottenham e prima al Manchester United…”
Furio Focolari (Radio Radio): “Secondo me i problemi sono diversi. Alcuni pensavano che Paredes potesse essere la risoluzione dei problemi della Roma, ma bastava vedere come giocava con la Juventus: gioca male ed è lento. E poi c’è stata la sopravvalutazione di alcuni calciatori tipo Aouar, che io ero convinto che fosse questo. E poi c’è la storia degli infortuni di Sanches. A tutto questo però si aggiunge il gioco della Roma, che non favorisce l’inserimento dei calciatori…”
Redazione Giallorossi.net
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