Prosegue il nostro appuntamento giornaliero dedicato al variopinto mondo delle radio romane. On Air, la rubrica più copiata (e incollata) del web, è un viaggio per le frequenze più ascoltate dai tifosi giallorossi a caccia di pensieri, notizie, indiscrezioni e qualche nota di colore. Buon divertimento!
David Rossi (Rete Sport): “Io domani farei giocare Ferguson. Dovbyk sempre di quell’umore è, non mi pare che abbia avuto grandi sussulti di orgoglio dopo le panchine. Gasperini non aveva gradito lo stato di forma di Ferguson al rientro della nazionale: ok, hai fatto due gol, ma mi sa anche qualche birretta, sei tornato con un po’ di panzetta e vai in panchina. Ora Ferguson è tornato in nazionale, ha segnato un gol, ed è galvanizzato. Dovbyk invece non l’ha strusciata mai con l’Ucraina, e si è pure mangiato due gol. Io dico: ma secondo voi giocare oggi con Dovbyk o con Ferguson fa tanta differenza? Io dico di no. C’è però una differenza: Dovbyk l’anno scorso le partite alla Roma-Inter le ha giocate. Ferguson, sperando che stavolta sia tornato normale, lo farei giocare per darmi la risposta che voglio…”
Fabio Petruzzi (Rete Sport): “La differenza tra Dovbyk e Ferguson c’è. L’irlandese è uno che in fase di non possesso ti pressa, dà fastidio ai difensori avversari, fa salire meglio la squadra, ma è uno che pensa meno al gol. Con Dovbyk so che quel lavoro non lo fa, però la palla dentro l’area di rigore ci può stare…La differenza tra i due è questa: uno lavora tanto per la squadra ma segna poco, l’altro lavora poco per la squadra ma fa più gol. Quale scegli?…”
Gianluca Piacentini (Rete Sport): “Angelino out? Io andrei con i giocatori di ruolo, per cui farei giocare Tsimikas, con Rensch pronto a subentrare a gara in corso. Dovbyk o Ferguson? Penso che non ci sia tanta differenza tra i due. Io penso che giocherà Dovbyk, però la carta Ferguson potrebbe essere interessante, perchè è uno che scappa molto fuori dall’area di rigore avversaria e potrebbe portarsi fuori un difensore e creare lo spazio per gli inserimenti di chi giocherà sulla trequarti. Dovbyk invece può dare più punti di riferimento alla difesa avversaria…”
Mario Corsi (Tele Radio Stereo): “Il jolly dei Friedkin? Per me è una brutta notizia, almeno io l’ho interpretata così. Il nostro è un campionato mediocre, eppure non siamo riusciti ad approfittarne. Se solo Friedkin volesse, se mettesse impegno e soldi, e mandasse via ds che non servono niente, la Roma diventerebbe più forte del Napoli. Stavolta non ci sono vette da scalare, le altre hanno buoni giocatori ma non campioni. La Roma con uno sforzo può tranquillamente vincere due campionati di seguito…”
Lorenzo Pes (Tele Radio Stereo): “L’Inter ha tante armi, soprattutto sugli esterni, e questo le permette di arrivare con facilità a fare gol, ma concede qualcosa di più dietro. Mi aspetto un’Inter che nei big match qualche problema ce l’ha, e per di più non ha Thuram, ma nello spirito e nella costruzione è vicina a quella degli ultimi anni. La Roma non la batte da una vita, e mi aspetto difficoltà…Il jolly di Friedkin? Se a fine stagione ti dovessi accorgere che la differenza è troppa e che dovresti intervenire con cessioni importanti, allora potresti spostare questa lancetta 12 mesi avanti…”
LEGGI ANCHE – Roma, c’è il jolly per Friedkin
Alessio Nardo (Tele Radio Stereo): “La sensazione che ho è che se a gennaio riesci a regalare a Gasperini un paio di rinforzi buoni, come li vuole lui, allora magari ti ci porta davvero in Champions League dopo tanti anni di assenza…”
Piero Torri (Radio Manà Manà Sport): “Il jolly dei Friedkin? La Roma deciderà cosa fare a fine stagione, se spingere il bottone del jolly oppure no a seconda di che risultati otterrai e che introiti ci saranno. Io punto ancora sulla risoluzione del caso Calafiori: ragazzi lì ballano 10 milioni di euro. Da quello che so ci siamo, potrebbe esserci una risposta nei prossimi giorni. E da quello che so la Roma non può perdere: nel contratto col Basilea c’era scritto che qualsiasi incasso per la cessione di Calafiori prevedeva un 40% da versare alla Roma, e allora c’è poco da fare…”
Daniele Lo Monaco (Radio Romanista): “Gasperini lavora molto sulla sua formazione in base alla formazione avversaria e al piano strategico di gara. Puntando sulla contrapposizione con gli avversari, è necessario capire chi disinnescare, quali rischi si corrono facendo un certo tipo di pressione…Per Gasperini è fondamentale capire come contrapporsi agli avversari, e penso che in vista dell’Inter ci stia ancora pensando…”
Roberto Pruzzo (Radio Radio): “La Roma non batte l’Inter da chissà quanti anni, e Gasperini ha uno score negativo con i nerazzurri: per la legge dei grandi numeri prima o poi succede…Sul campo non credo ci sia tutto questo disavanzo tra le due squadre, anche se l’Inter è la squadra più forte della Serie A ed è favorita allo scudetto insieme al Napoli. Ma la Roma recupera due giocatori importanti, e non credo che ci sarà tutto questo divario…”
Luigi Salomone (Radio Radio): “Roma davanti all’Inter al momento, le prime partite ci hanno detto questo, ma spesso danno giudizi fuorvianti per via del calendario. La partenza della Roma è inattesa, tutti i romanisti erano preoccupati sul tempo che sarebbe servito a Gasperini a trasmettere il suo gioco. La Roma però non è stata molto gasperiniana e non ha rubato l’occhio. L’Inter si è assestata, ma non c’è Thuram e un conto è giocare con lui e uno senza. E poi c’è l’Olimpico, che è un fattore, anche se la Roma ha perso le uniche due partite all’Olimpico. Però penso che la partita sia alla pari…”
Nando Orsi (Radio Radio): “Per la Roma è un esame importante, il calendario è stato benevolo ad eccezione del derby, ma il primato è meritato. E’ una prova del nove importante, è uno scontro diretto e vediamo che succede. Sono curioso, metto una ics tendente all’uno. Ci sono due allenatori “work in progress”, mi aspetto una partita aperta, non impaurita. La Roma dovrà vedere che passi avanti ha fatto soprattutto sotto l’aspetto del gioco…”
Stefano Agresti (Radio Radio): “Mancini ha avuto una crescita incredibile, non solo di rendimento, ma anche di atteggiamento. L’immagine della Roma è quella di una squadra quasi imperforabile, ora vediamo come reggerà contro l’Inter. Ok i pali e le parate, ho capito, ma la Roma ha subito solo due gol in sei partite, e sono veramente molto molto pochi…”
Gianni Visnadi (Radio Radio): “Gasperini sta dimostrando di essere più bravo di quello che pensavamo, perchè sta facendo un altro tipo di calcio. Io la sua mano la vedo, altrochè. La Roma lotterà per la Champions, questo è sicuro, la domanda è se potrà lottare per lo scudetto, e la partita di domani ci darà una prima risposta. Come te la giochi, l’impressione che lascerai, ci dirà molto delle ambizioni della Roma…Mancini? Non riesco a farmelo piacere, è efficace, ma ci sono delle particolarità del suo modo di giocare che non mi piacciono…”
Redazione Giallorossi.net
LEGGI ANCHE – Koné-Frattesi, quello scambio che non è mai tramontato
L'articolo “ON AIR!” – CORSI: “Se Friedkin volesse, la Roma diventerebbe più forte del Napoli”, PRUZZO: “La partita con l’Inter? Per la legge dei grandi numeri qualcosa succede”, ROSSI: “Io mi giocherei la carta Ferguson” proviene da Giallorossi.net | Notizie AS Roma, Calciomercato ed Esclusive.