ULTIME NOTIZIE AS ROMA – Prosegue il nostro appuntamento giornaliero dedicato al variopinto mondo delle radio romane. On Air, la rubrica più copiata (e incollata) del web, è un viaggio per le frequenze più ascoltate dai tifosi giallorossi a caccia di pensieri, notizie, indiscrezioni e qualche nota di colore. Buon divertimento!
David Rossi (Rete Sport): “La risposta dei Friedkin dopo le parole di Mourinho? La percezione è che non cambia assolutamente niente, che vanno dritti per la loro strada: facci vedere quello che fai, e poi forse ne parliamo. Registriamo un nulla di fatto, e questo aumenta la sensazione che quella di Mourinho sia stata l’ennesima strategia comunicativa. A me sa tanto di “mmm, mi sa che il rinnovo questi non me lo fanno. Allora sai che c’è, io intanto sistemo le cose dicendo che se me ne vado ve l’accollo a voi“, mi sembra più questo. Un’uscita del genere può mettere in difficoltà un Preziosi, uno Spinelli, un Lotito. Forse anche un Sensi. I Friedkin sono genti che vola su alti livelli. Quelli dicono: “Chi sei te? Mourinho? Vabbè, via…”. Se poi la gente si incazzerà vediamo, magari prendo un altro allenatore top, o due grandi giocatori. Oppure si presentano davanti alle telecamere e spiegano il perchè di questa scelta, e questo tipo di sincerità la gente romanista l’ha sempre apprezzata…”
Gianluca Piacentini (Rete Sport): “Non credo che sarà un problema il rinnovo di Tiago Pinto, non c’è manco la corsa per far entrare un altro. Lui è un uomo della società, e nel quale la società si identifica, lo ha detto anche Mourinho. Pinto l’ho visto dimagrito, Roma è una città che ti consuma, tutti quelli che sono passati qua sono invecchiati male. Luis Enrique dopo una settimana sembrava il nonno, Montella neanche a dirlo, Mourinho è l’unico che è rimasto bello paffutello… I Friedkin? Ho letto qualcuno che ha scritto del fatto che loro si facessero influenzare dalla volontà dei tifosi, che vogliono accontentare la piazza sul rinnovo di Mourinho, ma a me non sembra che sia così…”
Fabio Petruzzi (Rete Sport): “A me piacerebbe vedere questa squadra con il 4-3-2-1, uno dei centrocampisti è Bove, e poi Dybala e Azmoun dietro Lukaku. Così hai tre giocatori davanti che ti possono fare la differenza. A oggi firmeresti per arrivare dopo Milan-Roma ancora in questa posizione e a questi punti di distacco? Io sì…pensa come stiamo…La preoccupazione è che tra quattro partite potresti stare ancora peggio…”
Francesco Oddo Casano (Rete Sport): “Il 4-3-2-1? Non si può fare, non è supportabile, come fai a sostenere tre punte con Mancini che ha la pubalgia, Cristante che ha le pile scariche, Pellegrini che non corre… In teoria se avessi tutti al 100% sarei d’accordo, ma in questo momento no… Mourinho ha sempre detto che con Dybala c’è una Roma e senza di lui praticamente non si può giocare a calcio, che è l’aberrazione di questo sport. Perchè gli altri calciatori come si sentono? Se tanto l’allenatore dice che siamo nulla senza Dybala, ma chi si impegna? Tanto non c’è nessun tipo di contestazione…”
Claudio Moroni (Rete Sport): “I giornali scrivono tutti che i Friedkin aspettano i risultati prima di decidere su Mourinho? La nonna diceva: “Se tuona, da qualche parte piove“…Il disperato in questo momento è Mou che forza la mano, e questo è un segno di debolezza. Non dico che diventa ridicolo facendo così, ma diciamo che fa tenerezza… Qualcuno pensava che la Roma potesse essere ottava a tre giornate dalla fine? Io penso di no. Poi mancano 22 partite e può cambiare tutto, ma al momento ci sono più possibilità di finire oltre il quinto posto che non finire tra le prime quattro. E qualche colpa Mourinho ce l’avrà…”
Mario Corsi (Centro Suono Sport): “Mancini con la pubalgia? Se non hai cambi, poi i calciatori che giocano sempre si usurano… Dopo la sveglia col Bologna, l’unica cosa che restano sono le parole di Josè Mourinho. Io il fatto che lui sia pronto a sposare qualsiasi tipo di progetto, anche quello dei giovani, non so come spiegarmelo. Lui in questi tre anni voleva giocatori tecnici, e ora si accontenterebbe di quelli grossi che corrono…non l’ho capita sta cosa. Ma bisogna vedere se la società sarà d’accordo, perchè questo non lo sappiamo. Questa è una dirigenza decisionista, che non dice niente a nessuno. E per questo mi aspetto qualcosa di nuovo, non sono certo che rinnoveranno a Mourinho…”
Ubaldo Righetti (Radio Romanista): “Una settimana fa eravamo tutti felici perché avevamo tutti a disposizione, e ora siamo tornati nel baratro. La situazione cambia in continuazione, giorno dopo giorno, addirittura ora dopo ora…”
Augusto Ciardi (Tele Radio Stereo): “Mourinho non è che da domani diventa il nuovo Alberto De Rossi, non è così, potete fidarvi. E’ un discorso legato non tanto al “facciamo l’under 23” ma al “confrontiamoci“. Perchè anche lui ha avallato ingaggi di calciatori che il meglio lo hanno dato. Dire “meglio puntare sui giovani che…“, non vuol dire puntare solo sui giovani. Non esiste in serie A una squadra che gioca solo con gli under 21. E non lo farà nemmeno la Roma qualora restasse Mourinho. Lui è consapevole, fidatevi, di essere parte in causa quando ci sono certi discorsi. Non si sta chiamando fuori per evidenziare che Renato Sanches non fosse una sua scelta, ve lo posso garantire. Mou non si chiama fuori da questo concorso di colpa. Ma vuole confrontarsi, qualora ci fosse la volontà di parlarne, e qualche segnale in questo senso c’è stato…”
Stefano Agresti (Radio Radio): “Mourinho dovrà aspettare, i Friedkin hanno preso tempo ritenendo che non sia il momento per affrontare la questione. Occorrerà pazienza. Quando Mourinho dice che aspetterà non per molto si può aprire un fronte. L’impressione è che dipenderà molto da eventuali offerte che gli arriveranno. Ora non ha grande mercato in Europa, non ci sono società più ricche e importanti della Roma che lo cercano, quindi rimarrebbe volentieri. Poi si vedrà. Se ci mettiamo nei panni dei Friedkin, pagano un monte ingaggi molto elevato e non sono mai andati in Champions. Club con monte ingaggi inferiore e meno campioni lo hanno fatto e la proprietà si chiede cosa non va, mi sembra legittimo…”
Furio Focolari (Radio Radio): “Io ho sempre pensato che i Friedkin abbiano una loro idea che prescinde da tutto. Loro non sono contenti di Mourinho, ma non per un fatto tecnico. Lui va bene nelle coppe e male in campionato. Ai Friedkin però non piacciono gli atteggiamenti di Mou, ma sono combattuti perché non sono scemi e si rendono conto di quanto amore e di quanta follia ci sia in città per il portoghese. Ma loro non sono contenti delle cose che ha detto Mourinho, anche contro la società. Lui spara nel mucchio, e questo non piace. I Friedkin continuano a restare in silenzio, come hanno sempre fatto. E Mou è per primo a non essere sicuro che i Friedkin abbiano l’intenzione di rinnovargli il contratto…”
Tony Damascelli (Rado Radio): “I Friedkin devono badare ai risultati, non al piacere del proprio allenatore o dei tifosi. Quindi se la Roma si qualificherà per la Champions o vincerà l’Europa League, faranno i conti su questo. Tutto il resto è marginale, anche se è di grande affetto ed effetto. Ma la storia della Roma l’hanno fatta Sensi, Viola, Di Bartolomei, Totti, Rocca, e non gli allenatori…”
Gianni Visnadi (Radio Radio): “La Roma la settimana scorsa era quarta e i giornali dicevano che il rinnovo di Mourinho era più vicino, ora che è ottava è più lontano… Ma devi rispettare Mourinho per la sua storia, e non puoi decidere in base alla situazione della classifica. Se tu vuoi fare un progetto giovani, ti affidi a un allenatore come Mourinho o a uno come Dionisi? Tu Roma devi avere le idee chiare su che progetto fare, e non pensare che se sei quarto rinnovi a Mourinho e se sei sesto no…mi sembra una politica isterica e non ragionata. Tu devi decidere l’allenatore in base al progetto che hai…”
Redazione Giallorossi.net
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