Otto finali da qui a fine campionato. Lo ripetono tutti a Trigoria, da giorni. Ma quella di questa sera lo è un po’ di più. Perché Roma-Juventus è vera rivalità da quasi mezzo secolo. Perché la gara dell’Olimpico è il primo big match da oltre due mesi, dal pareggio con il Napoli di inizio febbraio. Ma soprattutto perché questa 31esima giornata di campionato è probabilmente il crocevia più importante della stagione, con tre scontri diretti per conquistare un posto nella prossima Champions League. (...) Vincere vorrebbe dire prima di tutto raggiungere i bianconeri in classifica e mettersi in vantaggio negli scontri diretti. Ma soprattutto lancerebbe un forte segnale a tutte le concorrenti: quest’anno la Roma vuole conquistare il quarto posto. (...) Ranieri si affiderà ai suoi uomini migliori. Unici assenti Saelemaekers, (squalificato), Saud Abdulhamid (lesione alla coscia) e ovviamente Dybala, che peró sarà insieme alla squadra fino al fischio d’inizio. Per il resto tutti a disposizione, compresi Celik e Rensch , entrambi convocati, e pienamente recuperati dai rispettivi infortuni. Il turco si candida per una maglia da titolare nei tre di difesa, insieme a Mancini e Ndicka. Possibile panchina invece per Hummels , fresco di annuncio di ritiro dal calcio. Il dubbio più grande riguarda il sostituto del belga sulla fascia destra. Il favorito per una maglia da titolare è Soulé , nel ruolo ibrido di quinto di centrocampo e supporto all’attacco. Più indietro El Shaarawy che, come ammesso dallo stesso Ranieri, a destra fa fatica. Il resto della mediana sarà composta da Koné, Paredes e Angelino . Possibile l’inserimento di un altro centrocampista (Cristante) nel caso l’allenatore giallorosso opti per un attacco a due con Shomurodov. Se invece dovesse confermare il modulo classico di 3-4-2-1, Pellegrini, Baldanzi e Pisilli restano in lotta per due maglie. Inamovibile Dovbyk. (...)
(La Repubblica)
Otto finali da qui a fine campionato. Lo ripetono tutti a Trigoria, da giorni. Ma quella di questa sera lo è un po’ di più. Perché Roma-Juventus è vera rivalità da quasi mezzo secolo. Perché la gara dell’Olimpico è il primo big match da oltre due mes…
Otto finali da qui a fine campionato. Lo ripetono tutti a Trigoria, da giorni. Ma quella di questa sera lo è un po’ di più. Perché Roma-Juventus è vera rivalità da quasi mezzo secolo. Perché la gara dell’Olimpico è il primo big match da oltre due mesi, dal pareggio con il Napoli di inizio febbraio. Ma soprattutto perché questa 31esima giornata di campionato è probabilmente il crocevia più importante della stagione, con tre scontri diretti per conquistare un posto nella prossima Champions League. (...) Vincere vorrebbe dire prima di tutto raggiungere i bianconeri in classifica e mettersi in vantaggio negli scontri diretti. Ma soprattutto lancerebbe un forte segnale a tutte le concorrenti: quest’anno la Roma vuole conquistare il quarto posto. (...) Ranieri si affiderà ai suoi uomini migliori. Unici assenti Saelemaekers, (squalificato), Saud Abdulhamid (lesione alla coscia) e ovviamente Dybala, che peró sarà insieme alla squadra fino al fischio d’inizio. Per il resto tutti a disposizione, compresi Celik e Rensch , entrambi convocati, e pienamente recuperati dai rispettivi infortuni. Il turco si candida per una maglia da titolare nei tre di difesa, insieme a Mancini e Ndicka. Possibile panchina invece per Hummels , fresco di annuncio di ritiro dal calcio. Il dubbio più grande riguarda il sostituto del belga sulla fascia destra. Il favorito per una maglia da titolare è Soulé , nel ruolo ibrido di quinto di centrocampo e supporto all’attacco. Più indietro El Shaarawy che, come ammesso dallo stesso Ranieri, a destra fa fatica. Il resto della mediana sarà composta da Koné, Paredes e Angelino . Possibile l’inserimento di un altro centrocampista (Cristante) nel caso l’allenatore giallorosso opti per un attacco a due con Shomurodov. Se invece dovesse confermare il modulo classico di 3-4-2-1, Pellegrini, Baldanzi e Pisilli restano in lotta per due maglie. Inamovibile Dovbyk. (...)
(La Repubblica)


