AS ROMA NEWS – La sconfitta di Bologna fa male. Il 2 a 0 del Dall’Ara è un duro colpo per la Roma, che conferma tutti i limiti di una squadra che, senza Dybala e Lukaku, torna a essere talmente mediocre da non riuscire a contrastare i rossoblù di Thiago Motta, per larghi tratti padroni del campo.
La gara dura una mezzora circa, quando l’equilibrio viene spezzato al primo svarione giallorosso: Freuler trova comodamente spazio alle spalle di un Cristante distratto, il centrocampista affonda nella trequarti giallorossa e serve in profondità Ndoye, esterno svizzero che metterà in croce la corsia sinistra romanista, il cross arretrato per l’accorrente Moro, dimenticato da Pellegrini, porta a un comodo destro e all’uno a zero che cambia l’inerzia del match.
I padroni di casa, trascinati da un monumentale Zirkzee, play avanzato che dispensa palloni e gioco, salgono di intensità, mentre gli ospiti calano e rischiano di chiudere la prima frazione sotto di due gol. Nella ripresa Mourinho, anche lui non all’altezza della situazione, sbaglia clamorosamente il cambio preferendo Renato Sanches a Bove: la mossa si rivela immediatamente errata. Il portoghese non dà i segnali attesi. E il Bologna raddoppia: Zirkzee innesca Ferguson a destra, lo scozzese tutto solo mette un cross forte e basso in mezzo all’area per Ndoye e Kristensen, nel tentativo di anticiparlo, la manda nella propria porta.
La gara di fatto si chiude lì. Mourinho prova, in colpevole ritardo, a rimetterla in piedi con i cambi, stavolta più sensati: dentro Bove per Renato Sanches e Azmoun per Llorente. La squadra ha un po’ più di intensità e comincia a creare qualche grattacapo al Bologna, ma la difesa emiliana (perfetta la prestazione da centrale dell’ex giallorosso Calafiori) scherma prima Pellegrini e poi El Shaarawy. Quindi è Belotti ad avere la grande occasione per riaprire la partita, ma il suo destro a incrociare non supera Ravaglia.
Il ko è doloroso, perchè la superiorità del Bologna fa riflettere: questa Roma è una squadra costruita male, con tanti limiti di qualità e dinamismo in mezzo al campo. L’involuzione di Pellegrini è un’evidenza con cui fare i conti, e senza Dybala la squadra manca completamente di qualità. A centrocampo Paredes e Cristante non hanno il cambio di passo, e l’unico giocatore in grado di dare brillantezza è rimasto in panchina per oltre un’ora di gioco. La difesa, orfana di Smalling, è diventata molto più facilmente perforabile. Le fasce laterali non danno spinta e sbocchi alla squadra. Tutti problemi con cui fare i conti il prossimo giugno.
Di colpo la classifica si fa orribile: stasera la Roma sarà molto probabilmente ottava, scavalcata in un colpo solo da Fiorentina, Atalanta, Napoli e lo stesso Bologna. E tutto questo quando i giallorossi devono ancora affrontare una serie di scontri diretti che diventano fondamentali quanto durissimi. Perchè la squadra ha dolorosamente confermato che, quando il livello in campionato si alza, vincere diventa praticamente impossibile.
Giallorossi.net – A. Fiorini
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