AS ROMA NEWS – La Roma riassapora il gusto di una vittoria fuori casa e abbandona finalmente le squallide paludi di metà classifica per riassaporare l’odorino invitante della zona Champions. Ma la vittoria dell’Arechi lascia parecchi dubbi sulle reali possibilità che avrà questa squadra di raggiungere l’obiettivo quarto posto.
La prestazione offerta nel primo tempo è stata imbarazzante: possesso palla sterile, manovra lenta e prevedibili, tanti errori tecnici e zero tiri verso lo specchio della porta in oltre 45 minuti di gara. Tutto questo contro l’ultima in classifica, che in 22 partite aveva raccolto appena 12 punti.
Più reattiva e spigliata invece la Salernitana, che quando ripartiva sembrava avere le idee chiare su come poter fare male alla Roma. Fortunatamente però Candreva, il più pericoloso dei suoi, non è riuscito a trovare il jolly capace di mandare in crisi i ragazzi di De Rossi, “spaventati” (userà questo termine Bove a fine partita) dalle folate dei campani nel corso di una prima frazione molto preoccupante.
Nel secondo tempo però arriva subito l’episodio che cambia la partita: fallo di mano in area di Maggiore su innocuo colpo di testa di Cristante, Di Bello non ha dubbi e assegna il penalty. Dal dischetto Dybala, fino a quel momento nella versione peggiore da quando è a Roma, è implacabile.
Il gol sembra ridare fiducia a una squadra la cui forza e personalità viene al momento dimostrata solo a parole. Dybala comincia a macinare numeri degni della sua classe, e la Roma ne trae il solito beneficio: tacco della Joya a liberare Karsdorp a destra, cross perfetto a centro area per il tap-in di Pellegrini sul secondo palo.
Partita finita? Macché. Perchè l’olandese fa subito dimenticare l’assist pregevole marcando male Tchaouna: il cross dell’attaccante finisce sulla testa di Kastanos, dimenticato da un pessimo Kristensen, e la gara si riapre. La Salernitana ci crede e spinge, la Roma si difende con le unghie e con i denti. De Rossi è bravo a inserire Huijsen e tornare alla difesa a tre nel momento di maggiore sofferenza, e la squadra riesce a respingere gli assalti dei padroni di casa senza correre particolari rischi.
Vittoria brutta e sporca, ma i tre punti sono quelli che contano. Tra una settimana la Roma può fare filotto battendo il Cagliari all’Olimpico, rimettendo in sesto una classifica che potrebbe cominciare a farsi di nuovo interessante. Ma la prestazione di Salerno non può far di certo dormire sonni tranquilli a mister De Rossi, che a fine partita rimprovererà il possesso palla sterile della squadra, dando però la colpa unicamente a sé stesso.
“Devo toccare qualche tasto diverso, l’81% di possesso palla non ci fa vincere le partite, e contro squadre che si chiudono è una cosa che va cambiata. Se sei veloce, prima o poi il buco lo trovi. Questo non è stato fatto, e sta a me metterli nella migliore condizioni per far dimostrare le loro qualità”. Compito molto più facile a dirsi che a farsi.
Giallorossi.net – Andrea Fiorini
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