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Sensi: “Un presidente deve metterci la faccia, fare da ombrello. Se fossi in De Rossi non tornerei”

Sensi: “Un presidente deve metterci la faccia, fare da ombrello. Se fossi in De Rossi non tornerei”

Rossella Sensi, ex presidentessa della Roma ha rilasciato un’intervista per La Gazzetta Dello Sport in cui ha analizzato questo momento a dir poco complicato in casa giallorossa. Sarebbe giusto spezzare il silenzio in un momento del genere?: “La nuova proprietà ha adottato questa strategia sin dall’inizio, e pur senza parlare ha vinto un trofeo e…

L’articolo Sensi: “Un presidente deve metterci la faccia, fare da ombrello. Se fossi in De Rossi non tornerei” proviene da Alfredo Pedullà.

Rossella Sensi, ex presidentessa della Roma ha rilasciato un’intervista per La Gazzetta Dello Sport in cui ha analizzato questo momento a dir poco complicato in casa giallorossa.

Sarebbe giusto spezzare il silenzio in un momento del genere?: “La nuova proprietà ha adottato questa strategia sin dall’inizio, e pur senza parlare ha vinto un trofeo e portato il club a due finali. Parliamo di imprenditori importanti che hanno risolto anche problemi finanziari, non credo abbiano bisogno di consigli. Però, quello che mi ha insegnato mio padre è che un presidente deve sempre metterci la faccia, deve fare da ombrello per le critiche e le contestazioni a difesa non solo della squadra ma di tutti quelli che lavorano per il club”.

Lei cosa farebbe?: “Non conosco la situazione di Trigoria, solo chi la conosce a fondo può saperlo. In teoria, mi circonderei di professionisti che conoscono il calcio italiano e di cui ho fiducia. Da soli non si va da nessuna parte. Io ho avuto la possibilità di lavorare con professionisti e colonne portanti del club. Penso a Bruno Conti, Daniele Pradé e Cristina Mazzoleni. Molti parlavano di conduzione familiare, ma non era così”.

Nel 2009, dopo un cambio allenatore avete sfiorato lo scudetto: “Ma io non ho mai cacciato nessun allenatore. L’unico che la mia famiglia ha esonerato è stato Carlos Bianchi perché ci voleva far vendere Totti. Abbiamo sempre difeso i nostri tecnici. Spalletti in quella stagione decise di presentare le dimissioni e proprio grazie all’aiuto dei miei dirigenti scegliemmo Ranieri. Non solo perché romano e romanista, ma perché vedemmo in lui la figura ideale in quel momento per gestire quel tipo di spogliatoio”.

Sceglierebbe Ranieri?: “Dovrei conoscere i giocatori, le loro caratteristiche, la loro mentalità per dare una risposta. Quell’aspetto è fondamentale per capire quale scelta fare”.

Riporterebbe De Rossi?: “Non lo avrei mandato via dopo 4 giornate e con un progetto triennale appena iniziato. Daniele diventerà un grande allenatore, ma se fossi in lui oggi non tornerei alla Roma”.

Totti in dirigenza?: “In questo momento chiunque conosce il calcio italiano e ama la Roma come Francesco può essere un plus per la società. Servirebbe una figura del genere, che sia Totti o un altro”.

 

Foto: rossella sensi instagram

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Alfredopedulla.com

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