Quasi certamente Matias Soulé non vestirà la maglia azzurra. L’attaccante della Roma, in un colloquio avvenuto alcuni mesi fa quando il ct era ancora Luciano Spalletti, ha infatti escluso la possibilità di una futura naturalizzazione sportiva: “Io con l’Italia? No grazie, Io mi sento argentino”, ha detto senza lasciare spazio a interpretazioni.
Il talento giallorosso, arrivato alla Roma la scorsa estate, sogna la convocazione di Lionel Scaloni e punta a entrare stabilmente nel giro della Selección, con tutto il rispetto – ha precisato il suo entourage – per il Paese che lo ospita e che ama profondamente.
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Le parole del suo agente Martin Guastadisegno sono arrivate anche a Coverciano, dove Rino Gattuso prepara la doppia sfida di qualificazione mondiale contro Estonia e Israele. Tuttavia, la FIGC non sta considerando Soulé tra i potenziali convocabili: nei pensieri del presidente Gravina, infatti, il dossier riguarda altri profili, come Ahanor (difensore nigeriano dell’Atalanta, nato ad Aversa e in attesa della cittadinanza) e Tresoldi, attaccante del Bruges con doppio passaporto tedesco-italiano.
Soulé, che possiede passaporto italiano e ha già giocato in tutte le selezioni giovanili argentine, era stato convocato da Scaloni nel settembre 2024 per una gara di qualificazione mondiale contro il Cile, senza però esordire. Tecnicamente potrebbe ancora scegliere l’Italia, ma la strada è ormai segnata: il suo futuro, anche in Nazionale, parla spagnolo.
Fonte: Gazzetta.it
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