Nemmeno il tempo di firmare, ed è già vigilia di campionato per Luciano Spalletti, pronto al debutto ufficiale sulla panchina della Juventus domani sera a Cremona. Alla Continassa, il tecnico toscano si è presentato con la consueta lucidità e la voglia di ricominciare subito da protagonista.
“Sono sensazioni bellissime – ha detto – sappiamo tutti la storia e l’organizzazione di questo club. C’è un’aspettativa alta, ma entrarci dentro e avere un contatto diretto è una grande emozione. Prevale la voglia di riportare la Juve ad alti livelli più che il riscatto personale per la Nazionale. Ho rispetto per il lavoro di Tudor, che saluto caramente, e per l’attuale classifica. Igor è una persona splendida e un grande professionista. Sono certo di trovare una squadra in buona condizione mentale e ben allenata”.
Spalletti ha poi chiarito la filosofia con cui affronta questa nuova avventura: “Il valore della rosa racchiude il motivo per cui ho accettato: se non avessi creduto nelle sue potenzialità, perché avrei dovuto firmare un contratto di otto mesi? È una sfida stimolante. Conta proporre un calcio offensivo, ma prima di tutto essere un gruppo unito. Il mio futuro dipende dai giocatori: non ho bisogno di garanzie, è giusto che si valuti passo dopo passo. È un’esperienza condivisa, chiara e onesta: collaboriamo con tutto il mondo Juve e, alla fine, tireremo le somme”.
Sul tema scudetto e sul caso Vlahovic, il nuovo tecnico bianconero non si nasconde: “Spero di poter rientrare nel giro scudetto. Ne abbiamo parlato ieri in spogliatoio: dobbiamo puntare al massimo. Mancano 29 partite, sono tante, e ne ho viste di tutti i colori in 30 anni di professione. Ora che sono quasi in fondo, da persona anziana, non vedo perché dovrei accontentarmi. Vlahovic? Ci si parla. Non ho ricevuto imposizioni: guardo cosa fa, la sua risposta e il suo atteggiamento. A giudicare dall’ultima partita, il comportamento è stato esemplare”.
Spalletti non ha evitato neanche l’argomento Napoli, chiudendo ogni polemica: “A Napoli avrò sempre tantissimi amici, è una città che mi rimarrà nel cuore. Non è giusto estrapolare frasi fuori contesto: quando dissi che non mi sarei mai messo la tuta di un’altra squadra, parlavo di quella stagione. Chi usa quelle parole oggi ne fraintende il senso”.
Infine, una riflessione tecnica su un suo vecchio pallino, Teun Koopmeiners, che la Juve aveva valutato in passato: “Lo seguo da tempo, ma costava tanto. Gli ho anche parlato: è un mediano-mezzala, lo dice la sua storia. Può giocare anche centrale, ma non ha la qualità offensiva di Yildiz o Openda. Gasp lo ha valorizzato al massimo, lo ha reinventato e ha fatto bene. La sua posizione naturale resta quella di centrocampista”.
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L'articolo Spalletti si presenta alla Juve: “Obiettivo scudetto. Se non credessi in questa squadra non avrei accettato quel contratto” proviene da Giallorossi.net | Notizie AS Roma, Calciomercato ed Esclusive.

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