AS ROMA NEWS – L’urlo liberatorio dell’Olimpico al gol di Lukaku rimbomberà nella testa e nella mente dei romanisti ancora per qualche tempo. La rete del belga, arrivata al termine di una partita strana, è di quelle che spostano tantissimo. Perchè la Roma, nel giro dei cinque minuti di recuperi assegnati da Colombo al termine dei novanta regolamentari, è riuscita a sovvertire un risultato che sarebbe costato molto probabilmente l’addio alla lotta per la zona Champions.
La sconfitta, per quanto accaduto in campo, sarebbe stata una punizione troppo severa per la Roma, nonostante i giallorossi non abbiano sfoderato una prestazione scintillante. Ma la rete di Almqvist era suonata come una beffa per la squadra di Mourinho, che aveva sulle spalle il fardello di un rigore sbagliato in apertura di partita.
Il pronti via del match di ieri sera infatti lasciava presagire ben altro tipo di partita per i capitolini: dopo cinque minuti un penalty procurato da Dybala per fallo di mano in area dei salentini permetteva a Lukaku di presentarsi sul dischetto e cambiare subito volto al match. Il belga però calcia male e Falcone fa subito un brutto scherzo ai romanisti respingendo con le gambe.
L’errore sembra pesare sulla testa di Big Rom, che fatica a scrollarsi di dosso il peso dell’errore. La palla gol divorata a inizio ripresa sembra suggellare la serata no del belga, apparso poco efficace e lucido in area avversaria. I minuti passano, e la Roma perde piano piano fiducia. Il gol del Lecce arriva al primo tiro in porta dei salentini, ed è una mazzata per il morale dei capitolini, che rischiano il tracollo.
Mourinho comincia la girandola dei cambi, inserendo tutti gli attaccanti a disposizione e cambiando volto alla corsie esterne. La mossa non sembra essere efficace, e anche l’Olimpico comincia a non crederci più. E quando il quarto uomo alza il cartello indicando i 5 minuti di recupero, nessuno si sarebbe mai aspettato un finale migliore di quello che sarebbe accaduto nei successivi 300 secondi.
Zalewski scappa via a sinistra e pennella finalmente un cross degno di tale nome in area per il taglio di Azmoun che spara una fucilata di testa, imprendibile anche per un ottimo Falcone. L’Olimpico si infiamma. E torna a crederci. Ma il tempo stringe e bisogna fare di fretta.
Passano nemmeno tre minuti e un inesauribile Dybala recupera un pallone sulla trequarti per servirlo come si deve (cioè sui piedi) a Lukaku. Il belga lo difende alla sua maniera, facendo saltare per aria i difensori leccesi che tentavano invano di fermarlo, e poi col sinistro mette la palla sotto la traversa.
E’ il tripudio. Lo stadio impazzisce. Romelu altrettanto: il belga si toglie la maglia e corre in preda alla gioia sotto la Sud insieme ai suoi compagni. Per la Roma è una vittoria pesantissima, l’ennesima che arriva nei minuti finali, un marchio di fabbrica di Mourinho. Il gol di Lukaku cambia completamente volto alla classifica. Ora la zona Champions è a 4 punti, il terzo posto a 5. Bisognerà ancora rincorrere, e soprattutto cambiare passo negli scontri diretti. A cominciare dal derby.
Giallorossi.net – Andrea Fiorini
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