Dopo la vittoria in Serie A contro l‘Empoli, per la Roma di José Mourinho è successo anche in Europa League. I giallorossi ieri allo stadio Olimpico contro l’Helsinki calano il tris e guadagnano i primi tre punti nella competizione, trascinati da Paulo Dybala.
Un’altra Joya
Era una festa, mancava lo champagne, si legge su La Gazzetta dello Sport. C’erano 60.193 spettatori in tribuna per la sfida con l’HJK Helsinki: scenario da semifinali di Champions, altro che prima gara casalinga di Europa League. Ma la passione giallorossa, solleticata da Mourinho, esaltata dal trionfo in Conference League e sublimata dall’arrivo di Dybala, regala notti come questa, in cui la gente sugli spalti aspetta solo il momento per esultare. Solo che questo sembrava non arrivare mai: il ricordo della sconfitta in Bulgaria al debutto nel torneo era ancora vivo e l’inferiorità numerica dei finlandesi, in dieci dal 14’, pareva non bastare a garantire una serata tranquilla.
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Nella ripresa Dybala è entrato in campo e dopo un minuto e nove secondi ha pescato l’angolino dal limite stappando la partita: champagne per tutti e fine dell’ansia. Se, come nel basket, si potesse scegliere il giocatore a cui affidare il tiro decisivo per vincere una partita, Dybala sarebbe probabilmente lo specialista numero uno della Serie A. Ieri il suo ingresso ha dato vivacità e imprevedibilità alla manovra, migliorando anche le prestazioni di alcuni compagni.
Adesso la Roma, in attesa di mettere le cose a posto all’Olimpico con il Ludogorets, sfiderà due volte il Betis: in palio il primo posto del girone. Ma non solo: come accaduto l’anno scorso, la squadra di Mourinho può lasciare anche in Europa tracce evidenti della sua crescita.