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Roma, una notte Felix. Mourinho: “Baby umile e freddo sotto porta”

Roma, una notte Felix. Mourinho: “Baby umile e freddo sotto porta”

Una doppietta di Felix , primo giocatore nato nel 2003 a fare gol in Serie A, ha regalato alla Roma una vittoria che in campionato mancava dal 27 ottobre (2-1 in casa del Cagliari). Al terzo spezzone di partita in campionato e con un quarto d’ora sc…

Una doppietta di Felix , primo giocatore nato nel 2003 a fare gol in Serie A, ha regalato alla Roma una vittoria che in campionato mancava dal 27 ottobre (2-1 in casa del Cagliari). Al terzo spezzone di partita in campionato e con un quarto d’ora scarso di tempo a disposizione, l’attaccante ghanese ha trovato due volte il gol: il primo con un diagonale di piatto dopo una azione personale di Mkhitaryan , preferito a Zaniolo rimasto per tutta la partita in panchina, e il secondo con un gran gol da fuori area a scavalcare Sirigu. È stata la settimana più importante della sua vita, in cui è arrivata la rinuncia (momentanea) alla nazionale del Ghana: una scelta che ha spiegato lui stesso con la voglia di rimanere a Trigoria per lavorare con Mourinho, per continuare a crescere. Per questo dopo il primo gol (e il bacio sulla maglia) è corso in panchina a ringraziare il tecnico, mentre dopo il secondo è stato festeggiato da tutta la squadra, e dai 1500 romanisti presenti a Genova. “ Dedico i miei gol – le parole dell’attaccante a fine partita – a tutti i miei compagni e a mia madre che è ancora in Ghana. Mourinho è un grandissimo allenatore, tutti i giorni mi aiuta a migliorare e io lo ringrazio. Il sogno per la mia carriera? Per il momento voglio pensare solamente. al presente e a godermi la gioia per questi due gol“ . Mourinho se lo coccola. “Gli avevo promesso – le parole dell’allenatore – che se avesse segnato gli avrei comprato un paio di scarpe che costano tanti soldi: lo farò. L’ho messo in campo perché pensavo che potesse darci una mano e ha cambiato la partita, ci ha dato una marcia in più. L’ho visto lavorare in Primavera e mi hanno impressionato la sua freddezza davanti alla porta, la sua fisicità e la sua umiltà. Qualche volta ragazzi molto giovani pensano di sapere tutto, lui è l’opposto. Mi dispiace per Alberto De Rossi , ma sono sicuro che anche lui sarà contento“.  (corsera)

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